Attenzione massima sullo stato di salute del fiume Sacco e sui continui episodi di inquinamento ambientale. Dopo l'emergenza scattata il 2 novembre a seguito dell'avvistamento della schiuma prima su un affluente del fiume, l'Alabro a Ferentino, quindi sul Sacco fino anche a Ceccano e a Castro dei Volsci, si riunisce il coordinamento dei sindaci dei comuni della Valle del Sacco.
«A seguito della richiesta del presidente della Provincia e sindaco di Ferentino Antonio Pompeo -fa sapere Domenico Alfieri, sindaco di Paliano e consigliere provinciale- ho convocato per lunedì 19 alle ore 15.30 nella sede della Provincia di Frosinone il coordinamento dei sindaci della Valle del Sacco al fine di affrontare il problema inquinamento che ha interessato in questi giorni il fiume Sacco nel tratto che interessa le città di Ferentino e Ceccano. La costituzione del coordinamento dei sindaci della Valle del Sacco di cui ne fui promotore circa quattro anni fa si conferma ancora una volta strumento utile al fine di affrontare e trovare le soluzioni ai problemi del nostro territorio facendo rete tra amministrazioni ed in modo congiunto. Soli non si va da nessuna parte».

L'altro giorno era stato anche il presidente della Provincia di Frosinone ad annunciare l'iniziativa. Aveva detto Pompeo: «Rispetto a quanto è successo. È fondamentale attivare una sinergia tra le amministrazioni comunali e la Provincia per favorire la tutela dell'ambiente e la salvaguardia della salute dei cittadini. Per questo motivo ho ritenuto opportuno convocare il coordinamento e stabilire con i sindaci un percorso condiviso, affinché questa esigenza primaria delle nostre popolazioni possa trovare la giusta risposta. Insieme possiamo dare più forza alle nostre richieste. Non va dimenticato inoltre che la questione rientra nel più ampio problema della bonifica del Sin Valle del Sacco e per cui ho già nelle scorse settimane sollecitato il ministero dell'ambiente».

L'allarme era scattato venerdì 2 novembre. La piena, dopo le abbondanti precipitazioni di inizio mese, aveva svelato la presenza tra acqua, detriti e rami portati via dalla corrente anche una copiosa schiuma.
C'era chi era riuscito a individuare la probabile origine del fenomeno sull'Alabro. La schiuma da lì si era propagata nel Sacco e, continuando il corso del fiume, aveva superato Patrica, Supino, Ceccano e Castro dei Volsci. Numerose le segnalazioni. Sull'episodio è stata presentata anche una dettagliata denuncia da parte dei consiglieri di maggioranza del comune di Castro dei Volsci. Il Sacco resta dunque un osservato speciale a cominciare da quel 19 luglio 2005 quando si registrò la morìa di vacche sul rio Mola Santa Maria, ad Anagni. Tuttavia, come denunciano le associazioni, la situazione, dopo tredici anni, è ancora all'anno zero o quasi. Nel frattempo gli episodi di inquinamento si sono ripetuti come anche i sequestri e le inchieste giudiziarie. Non ultima quella sulla fastidiosa puzza che si propaga tra Ceccano, Patrica e alcuni quartieri di Frosinone per la quale, qualche mese fa, sono state chiuse le indagini preliminari.