I negozi a Sora continuano a chiudere. Questo il dato allarmante sottolineato dal numero sempre più elevato di serrande abbassate. L'ultima in ordine di tempo ad arrendersi alla crisi è stata quella della storica armeria Martini, presente da decenni in piazza Esedra, alla fine del centralissimo corso Volsci, un tempo luogo rinomato per lo shopping e non solo per i sorani. Insomma, una ventata, quella del rilancio del commercio cittadino, che non è ancora arrivata e che nessuno riesce a scorgere neppure all'orizzonte.

Da anni gli operatori commerciali aspettano invano l'agognata svolta, il punto e a capo necessario dopo un lungo periodo di crisi. Ma l'atteso cambiamento non si vede. La nomina, un anno fa, dell'assessore Silvia Ucciero aveva ridestato le speranze di molti. Il frutto del suo impegno, però, non si è ancora concretizzato e le attività, anche quelle più affermate, navigano ormai a vista tra mille difficoltà. E chi non ce la fa più chiude. L'istituzione della consulta al commercio, che doveva rappresentare un elemento propulsore per il rilancio del comparto commerciale, si è di fatto sgretolata prima ancora di compiere i primi passi. Così per il prossimo Natale si teme il peggio. Anche perché se la tendenza è quella testimoniata dalla raffica di chiusure degli ultimi tempi, l'inizio del 2019 difficilmente vedrà qualche azienda pronta a investire su Sora, proprio perché il commercio in città registra un trend negativo che non lascia presagire alcun rilancio.

L'assessore Ucciero, tesserata lo scorso anno con Forza Italia, entrò in maggioranza su spinta dell'allora consigliere azzurro Alessandro Mosticone. Ad oggi, però, dopo lo strappo di Mosticone con il partito e la costituzione di un gruppo autonomo in consiglio comunale, la Ucciero si ritrova senza un riferimento politico in assise. E al rilancio del commercio chi ci pensa?