Lo hanno fermato i carabinieri nella zona del mercatino di piazza Aldovrandi, a Bologna. Per il frusinate Luca Pinto, 36 anni, è scattato prima l'arresto e poi la condanna a due anni. I militari dell'Arma gli hanno sequestrato quaranta grammi di cocaina, risultata pura al 60%, e 195 euro.
L'operazione è scattata la scorsa settimana nel capoluogo felsineo. I carabinieri del sesto battaglione Toscana impegnati in un'attività di controllo in borghese hanno notato due giovani confabulare tra di loro. Si sono insospettiti e hanno deciso di controllarli, pensando a un possibile scambio di sostanze stupefacenti. La zona dove si è svolto il controllo è frequentata da giovani che frequentano i locali della zona. Mentre, secondo le accuse, gli spacciatori tendono a nascondersi tra i banchi del mercato per sfuggire ad occhi indiscreti.
Tuttavia, nessuno dei due fermati aveva con sé i documenti. Per cui entrambi sono stati accompagnati nella stazione dei carabinieri per proseguire gli accertamenti. A quel punto è scattata anche la perquisizione che, a carico di Pinto, è risultata positiva. Addosso i militari dell'Arma gli hanno trovato, nascosti nelle parti intime, una quarantina di grammi di cocaina. La droga era suddivisa in due involucri, il minore dei quali da sei grammi era suddiviso in ventitré dosi.
Inoltre, al frusinate sono stati sequestrati anche 195 euro. A quel punto Pinto è stato arrestato con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. La sostanza, una volta sottoposta alle analisi chimiche, è risultata essere pura al 60%. Durante l'udienza di convalida gli è stato contestato inizialmente lo spaccio di ingente quantità, poi derubricato in lieve entità, ragion per cui Pinto, difeso dall'avvocato Luigi Tozzi, è stato condannato a due anni con il rito abbreviato. Al termine della direttissima è stato rimesso in libertà.