Una minoranza agguerrita pronta a dare battaglia sull'emergenza rifiuti che riguarda tutto il territorio cittadino. L'opposizione consiliare è determinata a capire per quale motivo le telecamere di videosorveglianza, installate in diversi punti della città, non riescano a dare i risultati sperati. La situazione che vive il territorio comunale in materia di abbandono dei rifiuti è ormai all'emergenza più assoluta. Rifiuti abbandonati in ogni zona del paese. Dalle strade di campagna a quelle del centro cittadino, le discariche abusive compaiono continuamente. Tante le segnalazioni che vengono effettuate quotidianamente dai cittadini. E gli scarichi riguardano ogni tipologia: dagli ingombranti ai calcinacci, dalle bombole del gas fino al pericoloso amianto.

È proprio questo quello che i cittadini hanno rinvenuto poco tempo fa in via Dante Alighieri. Lastre lasciate dietro i cassonetti insieme a pneumatici e parafanghi di automobili. Una situazione insostenibile che continua a suscitare fortissime proteste.
Ma negli ultimi giorni l'opposizione ha acceso i riflettori su un quesito: perché le telecamere di videosorveglianza non funzionano da deterrente? Il quesito è stato posto dall'ex consigliere comunale di minoranza Riccardo Roscia e ora è tornano alla ribalta. I dispositivi elettronici furono installati dall'amministrazione in diverse "zone calde" della città al fine di bloccare i cosiddetti "killer ambientali". Ma nonostante l'occhio elettronico gli scarichi sono continuati. Dall'opposizione si stanno preparando a presentare una interrogazione ufficiale all'amministrazione comunale con cui chiedere i dati di queste telecamere. Se ci sono stati furbetti "immortalati" dall'occhio elettronico e quante multe, se fatte, sono state emesse.