Morosi, ma pentiti. Anche perché malconsigliati da alcuni comitati civici. E così per un sostanzioso gruppo di utenti dell'Acea Ato5 si aprono le porte di un piano di rateizzazione.
È quanto è stato deciso, di comune accordo, tra la segreteria tecnica operativa, l'Otuc e l'Acea Ato5. I primi due organismi, infatti, hanno sollecitato al gestore un intervento, perorando la causa degli utenti morosi che, in questi anni, molti addirittura dal 2010 hanno scelto di stracciare le bollette che il gestore loro inviava.

Una strategia, secondo quanto emerso, dettata da alcuni comitati in guerra con l'Acea che invitavano i consumatori a non pagare le bollette. Solo che, a un certo punto, quando il gestore ha cominciato a staccare i contatori e a richiedere il pagamento degli arretrati con tanto di sanzioni, più di qualcuno si è ravveduto e ha cercato così di trovare una soluzione bonaria.

Le prime richieste in tal senso, finalizzate per lo più a vedersi allungati i tempi di rateizzazione, sono arrivate da Strangolagalli. A queste prime cinquanta richieste se ne sono aggiunte e se ne stanno aggiungendo altre da molte parti della Ciociaria, da Frosinone fino a passare per i paesi, grandi e piccoli, del circondario. A quel punto, il 31 ottobre, la Sto ha scritto al gestore segnalando la forte affluenza di utenti che, pur morosi, hanno manifestato «la volontà di sistemare la propria posizione debitoria» nei confronti del gestore. Gli utenti alla Sto hanno dichiarato che «la resistenza al pagamento è stata, loro malgrado, consigliata da presunti comitati cittadini a cui gli stessi si sono associati. Questi utenti, essendo stati carpiti nella buona fede e malconsigliati, si ritiene debbano essere aiutati con l'applicazione di procedure straordinarie che non li penalizzino ulteriormente».

Anche l'Otuc ha espresso all'Acea Ato5 le stesse considerazioni, sempre in riferimento ad altri utenti desiderosi di trovare una soluzione alla propria situazione debitoria. La proposta è stata accolta favorevolmente dal gestore che ha così deciso di dar vita a una procedura straordinaria di recupero dei crediti vantati nei confronti di quanti malconsigliati e indotti in errore, manifestano la volontà di sistemare la propria esposizione. La società romana ha deciso di aumentare il numero di rate di circa un terzo per ogni anno di anzianità del debito.
Per i debiti superiori ai 1.800 euro sono previste da un minimo di otto rate per chi ha un debito dal 2017 a 22 per chi, invece, è moroso dal 2010. In pratica dal 2010 a salire il numero di rate diminuisce di due unità per anno. Da 1.201 a 1.800 euro le rate saranno da 5 a 21 e così a scendere fino a un minimo di 2 e a un massimo di 10 per chi ha debiti fino a 400 euro. Tale soluzione, diretta anche ad altri utenti, si potrà richiedere fino a tutto marzo 2019.