Un canile sequestrato dai carabinieri nei giorni scorsi a Ferentino perché ritenuto irregolare con la conseguente denuncia di quattro persone, accusate di maltrattamento di animali e di violazioni delle norme sulla protezione della fauna selvatica.

L'intera area dell'allevamento era stata sottoposta a sequestro, mentre per gli animali erano state attivate le strutture competenti. Ha destato clamore la notizia, ma adesso la situazione prende una piega diversa. Infatti, decade la forma penale a vantaggio dei quattro che erano stati denunciati, poiché viene meno anche il maltrattamento di animali, per cui il gip dopo la convalida ha dissequestrato il canile per la restituzione ai proprietari.

In sostanza il Pm avrebbe fatto richiesta del sequestro preventivo al gip, dopo di che la Asl non avrebbe ravveduto i maltrattamenti ma soltanto violazioni amministrative, da qui la revoca del penale, il dissequestro e la restituzione. Secondo gli avvocati Giuseppe Spaziani e Maurizio Federico, che difendono i quattro familiari accusati, non c'è la flagranza di reato, in quanto per certificare eventuali maltrattamenti di animali c'è bisogno del sopralluogo del servizio veterinario della Asl di competenza al momento dell'accesso. Pertanto, gli avvocati Spaziani e Federico, essendo stata dissequestrata la struttura, anche perché evidentemente è stata accolta la tesi difensiva, confidano nell'archiviazione del caso. Non hanno dubbi i due legali: «Queste persone amano gli animali che a nostro avviso sono in buona salute, sono bene alimentati con cibo di qualità e accuditi con tanta amorevolezza».

Nel corso dell'ispezione sono stati trovati dai carabinieri nell'allevamento in questione 35 cani di varie razze pregiate (pechinesi, chihuahua e bulldog francese), nonché un centinaio di esemplari di fauna selvatica protetta (quaglie e simili).