L'edilizia scolastica surriscalda i toni tra maggioranza e opposizione. Il giovane leghista Luca Di Stefano chiede una ricognizione immediata delle scuole cittadine sotto il profilo della sicurezza. «Come tutti sappiamo il nostro è un territorio a elevato rischio sismico - premette Di Stefano. E in questi casi è fondamentale prevenire e mettere in piena sicurezza tutti i cittadini, in special modo i più piccoli con l'obiettivo di un territorio più sicuro e vivibile. Dopo l'approvazione preliminare del progetto di Renzo Piano per la realizzazione di una nuova struttura scolastica a prova di sisma che mette al primo posto la sicurezza degli alunni, mi sembra necessario effettuare accurate verifiche di natura sismica su tutte le strutture pubbliche esistenti. Un giro di ricognizione necessario per garantire la sicurezza dei cittadini e tranquillizzarli da paure e timori che, ultimamente troppo di frequente, emergono ciclicamente».

Da qui il suo pressing sull'amministrazione. E un monito: «Il mio auspicio è che si arrivi a migliorare tutte le scuole per non avere bambini e ragazzi di serie A e di serie B e che l'amministrazione possa quanto prima avviare l'iter di verifica e controllo in tutte le scuole del territorio per garantire una maggiore tranquillità a tutte le famiglie». A risentirsi immediatamente sono il sindaco Roberto De Donatis e il consigliere delegato ai lavori pubblici Massimiliano Bruni.
«Non accetto che si faccia strumentalizzazione politica su temi delicati come l'edilizia scolastica sbotta quest'ultimo Il nostro interessamento al tema è stato costante fin dall'inizio del mandato e le risposte che dovevamo dare ai cittadini sono già, in parte, sotto gli occhi di tutti». «Le scuole sono tutte controllate, non serve Di Stefano per farci muovere - gli fa eco il primo cittadino. Conosciamo la condizione del nostro patrimonio scolastico, il monitoraggio è continuo e abbiamo quasi due milioni di euro da spendere sulle scuole. È assolutamente falso parlare di studenti di serie A e di serie B».