Una vita dedicata al diritto ma anche alla conoscenza, senza mai cambiare strada, senza cercare altre prospettive o volgere lo sguardo altrove. Con la passione del primo giorno e con la stessa intatta fiducia nella Giustizia e nel prossimo. Il riconoscimento per i 40 e i 50 anni di onorata attività professionale ha riguardato quest'anno sette professionisti del Foro di Cassino, quelli di "maggior esperienza", che hanno raggiunto con grande soddisfazione l'importante traguardo.

L'avvocato che da oltre 50 anni svolge la professione nel Foro di Cassino – insignito della targa ricordo per la cerimonia celebrativa di quest'anno - è Gildo Ciaraldi. Per i quarant'anni di attività sono stati invece celebrati Ferdinando Corradini, Antonio D'Aguanno, Paolo Ferrera, Massimo Iannarelli, Elio Raviele e Cristiana Toscano: tutti, come sottolineato dal presidente Di Mascio «vanto del Foro di Cassino» perché hanno sempre indossato la toga «con onore e grande senso di responsabilità – ha commentato il presidente dell'Ordine degli Avvocati – perché una volta indossata, il vero avvocato, la toga la porta con onore per tutta la vita». Una cerimonia, fortemente attesa dall'Ordine di Cassino, in grado di suggellare l'impegno preso con la Giustizia e con i cittadini attraverso meritati riconoscimenti per coloro che l'hanno fatto con spiccato senso del dovere. Un compito difficile, in un tribunale di frontiera come quello cassinate. L'avvocato di un tribunale "a misura d'uomo" dove le relazioni umane superano a volte limiti e voragini burocratiche – fuori e dentro gli uffici giudiziari – è ben lontano dall'essere l'avvocato di un tribunale di piccole dimensioni.

Tutt'altro. Il Palazzo di Giustizia di piazza Labriola serve un territorio vastissimo, complesso e dalla densità criminale che le forze dell'ordine combattono senza sosta giorno e notte. Un tribunale di frontiera, quello di Cassino, a dir poco cruciale che sente sulla pelle l'annessione con il territorio pontino nel passaggio di un bacino d'utenza da 200.000 a 300.000 abitanti. E che di certo è pronto a continuare a contrastare gli assalti di una criminalità organizzata e talmente vicina da continuare a scegliere il Cassinate come porto franco. Come dimostrato dagli esponenti del clan Polverino, il cui capo - Antonio Polverino, tra i cento più pericolosi - è stato catturato di recente nelle campagne di Sant'Angelo dopo una latitanza durata sei anni. Un ruolo strategico che ha permesso a questo "baluardo di legalità" di resistere alla mannaia della spendig review (non senza una battaglia all'ultimo sangue da parte di avvocati e non solo). Così anche i legali di Cassino sono, un po', "avvocati di frontiera".

Focus su Cassino
A tirare le somme all'apertura dell'anno giudiziario, lo ricordiamo, era stato il presidente della Corte d'Appello di Roma, il dottor Luciano Panzani, che aveva affrontato nella sua relazione il mutamento del mondo giudiziario, dalle risorse materiali all'edilizia giudiziaria passando per l'organizzazione e le priorità di una giustizia chiamata a fare i conti ogni giorno con nuovi tagli. «Cassino e Latina, i tribunali che lavorano di più, poiché hanno avuto una redistribuzione del territorio di competenza a seguito della riforma della geografia giudiziaria. Un compito importante, che va a sommarsi alla peculiare specificità – aveva ricordato Panzani - quello di essere un presidio e un baluardo di legalità - a cui deve (anche grazie alle battaglie dell'intero territorio e dell'Ordine degli Avvocati di Cassino) la sua salvezza». «Per Cassino il numero di 11.764 procedimenti sopravvenuti è superiore al numero delle nuove iscrizioni registrato negli anni precedenti l'accorpamento della ex Sezione Distaccata di Gaeta (9.717 nel periodo 2012/2013, quindi +20%)» aveva spiegato ancora il presidente Panzani.
I riconoscimenti del 2017.

Lo scorso anno, lo ricordiamo, la cerimonia di consegna dei meritati riconoscimenti aveva riguardato gli avvocati che avevano raggiunto con onore 40, 50 e 60 anni di attività forense nel tribunale di Cassino: quarant'anni per Giovanni Maria Facchini, Massimo Giangrande, Giuseppe Iucci, Oriana Meglio e Pompeo Rivieccio. Riconosciuti oltre 50 anni di professione a Cesare Natalizio e Mario Romano. Sessant'anni di stimata attività quelli dell'avvocato Carlo Turchetta.