Da dove arrivi, da cosa sia scaturita, se si tratti della mano di una sola o più persone, se si tratti di un evento naturale, non è dato sapere. Da anni è un mistero. Resta il fatto che c'è. E un giorno sì e l'altro pure. Un giorno in maniera più accentuata e l'altro "più in sordina". L'altro ieri era ben visibile da tutti, e ovunque, a Ceccano, Ferentino, Morolo, Patrica, fino a Castro dei Volsci. E ha scatenato reazioni a catena sui social, la preoccupazione dei cittadini, delle associazioni ambientali, ha "risvegliato" l'ira dei politici. Mentre i controlli dell'Arpa e dei carabinieri forestali continuano. Anche in questi giorni sono stati effettuati campionamenti sull'acqua. Le segnalazioni sono arrivate da tanti cittadini, soprattutto di Ceccano e Ferentino.
Ci vorranno almeno dieci giorni per i risultati. Risultati da cui si spera venga fuori la verità, anche se purtroppo, non è semplice.

Lo sfogo dei cittadini
Sono stanchi, stufi, arrabbiati, preoccupati. Vogliono e chiedono aiuto: «Temiamo per la nostra salute». È il grido unanime di tanti cittadini che vedono la schiuma, sentono il forte odore, conoscono l'annosa problematica del fiume Sacco.

L'appello dei politici
Ieri mattina il sopralluogo dei rappresentanti di Fratelli d'Italia, con il senatore Massimo Ruspandini e il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore a Ferentino. Sul posto anche rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Hanno raggiunto la Morolense, la zona da dove alcuni sostengono provenga l'ultimo micidiale sversamento: uno scarico nel torrente Alabro, affluente del Sacco, a Ferentino. Un video del frusinate Ilio Crescenzi, di FdI, insieme al presidente di "ViviCiociaria" Alex Vigliani, venerdì scorso è diventato virale. E ieri c'era anche Crescenzi, insieme al senatore, al sindaco, ad Antonella Del Brocco, a Samuel Battaglini, al consigliere di Anagni Riccardo Ambrosetti e ad altri dirigenti di Fratelli d'Italia. Da lì il video-appello alle autorità competenti: «Individuate i responsabili».

Le segnalazioni, come detto, sono arrivate da molti cittadini, e a loro è andato il ringraziamento del senatore Ruspandini: «Grazie a coloro che hanno segnalato e che stanno cercando di aiutare le forze dell'ordine, i politici e tutti coloro che hanno a cuore la nostra meravigliosa Valle del Sacco, sotto attacco di criminali che continuano decenni dopo decenni a ucciderci.
Siamo qui anche noi, come tanti, per seguire l'intuizio ne del dirigente provinciale di FdI e che ha lavorato molto sull'inquinamento ambientale. Siamo a Ferentino dove riteniamo possa essere circoscritta l'area che in qualche modo è responsabile con sue le aziende con la schiuma nel Sacco. Siamo tutti insieme per fare squadra, ci sono anche esponenti dei Cinque stelle, quindi del governo. Tutti insieme per cercare di dare un contributo fattivo alle grandi criticità che stiamo vivendo. Non abbiamo di certo dimenticato il problema dell'inci denza tumorale che denunciamo da anni. Ai cittadini dico di starci vicino, di non faredi tutta un'erba un fascio, di non attribuire colpe a chi da anni denuncia. Siamo qui per dire che la buona politica c'è, in Parlamento ci faremo sentire. Facciamo appello alla magistratura, alle forze dell'ordine, a tutti coloro che sono parte in causa del processo di controllo e gestione dell'area. Terremo alta la guardia. Il problema riguarda tutti, non accettiamo lezioni e invitiamo chi si sta divertendo a sparare sentenze sui social a dare piuttosto il suo contributo».

Il senatore ha ringraziato anche il sindaco di Ceccano Caligiore sottolineando che da tempo si sta battendo per il problema ambientale. «Ci siamo recati nel punto esatto dove è stato segnalato l'inizio della presenza di schiuma nel fiume Sacco ha detto Caligiore esattamente nei pressi del casello autostradale di Ferentino. Appare superfluo ricordare che abbiamo attivato tutte le procedure del caso e ci siamo mossi in tutti i settori. Quello che voglio lanciare è un vero e proprio grido di aiuto per responsabilizzare tutti coloro che possono fare e che sicuramente devono intensificare gli sforzi in questa direzione. Era già stato superato da tempo il limite della decenza, ma quello che stiamo vivendo in queste settimane è un vero e proprio attentato criminale alla nostra salute e alla nostra dignità. Perciò diciamo basta, un urlo forte e senza appello e senza attenuanti, basta con questa situazione, la misura è colma da tempo ma ora si è superato ogni limite. Chi deve e può intervenire deve farlo immediatamente, ora, subito, perché non abbiamo intenzione di accettare più scuse o rinvii.
Il mio appello accorato va al ministro della salute, al presidente della Regione, al presidente della Provincia, alla magistratura, alle forzedell'ordine. Non ce la facciamo più, questa è una catastrofe».