Erano andati a controllare se il maltempo avesse fatto danni e per fare le pulizie, invece hanno scoperto un furto in sagrestia, nella chiesa di San Michele Arcangelo, nel cuore della città di Veroli. All'appello mancavano due crocifissi del ‘700, un ostensorio e due contenitori dell'800 con le reliquie. Subito hanno contattato il parroco ed è stato segnalato il colpo ai carabinieri. Indagini avviate per cercare di identificare i responsabili. Nessun segno di effrazione.
La ricostruzione
Molto probabilmente l'autore o gli autori del furto hanno agito nei giorni tra lunedì e giovedì. Proprio ieri mattina la scoperta e fino a domenica era tutto al proprio posto. Se alcuni parrocchiani non fossero andati a fare le pulizie, il raid sarebbe stato scoperto a dicembre. Infatti la messa nella chiesa di San Michele Arcangelo, viene celebrata due volte al mese. Chi ha agito non ha lasciato segni di effrazione. In sagrestia erano stati custoditi gli oggetti trafugati: due crocifissi del 1700, di cui uno con l'immagine di San Michele Arcangelo raffigurata dietro, un ostensorio vuoto e due contenitori con le reliquie. C'è anche chi azzarda che il furto potrebbe essere stato compiuto, tra l'altro nella settimana di Halloween (uno dei giorni più popolari dell'anno per le "messe nere"), da qualcuno che potrebbe usare le reliquie per compiere atti rituali satanici.
La scoperta
Non appena hanno scoperto quanto accaduto hanno chiamato il parroco. Il sacerdote ha poi contattato gli uomini dell'Arma per segnalare il furto. Sul posto sono arrivati i militari per un sopralluogo e per cercare elementi utili a dare un nome e un volto ai ladri. Non ci sarebbero segni di effrazione né sul portone, né sulle finestre. Gli oggetti portati via erano custoditi in sagrestia.
Quanto accaduto ha destato sconcerto e amarezza in molti parrocchiani che sperano che venga ritrovata la refurtiva e riconsegnata alla chiesa di San Michele Arcangelo. Si spera soprattutto che vengano ritrovate le reliquie contenute nei due contenitori del 1800.