Anche Ferentino si lecca le ferite inferte dai nubifragi dei giorni scorsi. Allagamenti a parte (il più grave ha interessato il quartiere Pontegrande, dove ci sono stati problemi anche per il trasporto di un malato a bordo dell'ambulanza), diversi gli alberi caduti, fortunatamente sono state graziate le auto e i viaggiatori, e danni alle strade. La più devastata è via Consolare, tanto per cambiare. Tuttavia parliamo di un vecchio problema da eliminare definitivamente e al più presto.

Il tratto di Consolare compreso tra l'incrocio con via Dionigi e via Antica Curia fino a Porta Sant'Agata, nel centro storico, va assolutamente ristrutturato. Ogni volta che piove in modo impetuoso saltano i sampietrini, quindi trasportati dall'acqua fino a valle, a Sant'Agata. Anche stavolta in più punti del tratto stradale in questione, si sono aperte voragini e la strada è rimasta chiusa al traffico per un paio di giorni.
Fino a quando le buche prive dei mattoncini non sono state rattoppate con l'asfalto. Sicuramente il bitume consente di risolvere in fretta il problema, ma dovrebbe essere un intervento temporaneo che invece quasi sempre si trasforma in una riparazione definitiva. Infatti la stessa via Consolare, ricordiamo, la strada principale del centro storico di Ferentino, percorsa sia dai pedoni che dai veicoli talvolta anche più pesanti, ostenta da anni toppe di asfalto tra i caratteristici sampietrini. Una situazione tampone che inorridisce anzitutto i turisti, per cui bisognerebbe intervenire in fretta per rassettare la strada e per fare scomparire le pezze di asfalto, ripristinando i sampietrini al posto delle mostruose "macchie" nere.

Ci risulta che sia in programma la sistemazione di via Consolare bassa. È nei piani del sindaco Antonio Pompeo l'importante intervento di manutenzione a beneficio della strada principale quale è via Consolare.
Con molta probabilità i lavori saranno realizzati a primavera prossima e, chissà, probabilmente entro il 1° maggio 2019, in occasione dei festeggiamenti patronali, via Consolare sarà riportata ai fasti di un tempo.
Un intervento obbligato. Per ragioni di sicurezza (sia per i pedoni che per gli automobilisti) e di estetica, quindi anche per il bene del turismo.