Non è contento della prestazione medica e insulta i camici bianchi su Facebook, paziente di Castrocielo condannato per diffamazione aggravata a sei mesi di reclusione.

La denuncia presentata dai medici risale al 2012. Si tratta di due professionisti molto noti, con studi in tutto il Basso Lazio, apostrofati dal paziente non proprio soddisfatto come "truffatori" e "delinquenti". Le offese, però, non erano state pronunciate solamente a seguito di una lite furibonda, per prestazioni ritenute dal paziente non soddisfacenti. La discussione, in verità, c'era pure stata. Le offese erano, però, divenute "indelebili" e virali una volta affidate al profilo Facebook del paziente iracondo. Proprio questo aspetto - legato al potenziale pubblico di utenti raggiunto, alla capillarità nonché alla velocità del mezzo di comunicazione usato - è stato determinante nella decisione del giudice che ha sostanzialmente accolto le tesi delle difese dei dentisti, rappresentati dagli avvocati Emanuele Carbone e Stefano Bossi. In sostanza, i legali - dopo aver sottoposto al tribunale le prove inequivocabili del fatto che i due professionisti, sebbene mai nominati direttamente, erano facilmente riconoscibili - hanno cavalcato gli ultimi pronunciamenti della Cassazione, che di recente ha rimarcato come «l'offesa online, specie quella su Facebook, è maggiormente percepibile di qualsiasi altra forma (salvo solo quella su un giornale) per cui è giusto che la pena per l'ingiuria sia più pesante rispetto a quella base, come ad esempio nel caso in cui, in una riunione e in assenza della vittima, si parli male di quest'ultima. Facebook è una piazza e l'offesa viaggia veloce. Dunque, ben venga l'aggravante».

La decisione
Il tribunale di Cassino ha accolto le tesi delle difese, rilevando che alcuni dettagli utilizzati dall'utente rendevano i professionisti in camice bianco facilmente riconoscibili. E nei giorni scorsi ha condannato a sei mesi di reclusione, pena sospesa, il paziente dal click e dall'offesa facili. Le difese, inoltre, stanno preparando gli atti per il giudizio civile che servirà a quantificare il danno arrecato ai professionisti, noti in tutto il Basso Lazio.