Vita dura per le prostitute, ma, soprattutto, per i clienti delle lucciole. Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ha emesso, infatti, un'ordinanza contingibile e urgente per contrastare il grave intralcio alla circolazione stradale, alla pubblica incolumità e alla sicurezza urbana, ovvero il pericolo causato dai comportamenti connessi alla prostituzione nella zona Asi. Le condotte censurate, oltre a offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, turbando gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione a cui sono destinati, rappresentano un elemento di pericolosità.

Per questo motivo, il sindaco di Frosinone ha emesso il provvedimento, con decorrenza da ieri e fino al 31 gennaio 2019, per esigenze di pubblica sicurezza in tutto il territorio comunale, con il quale è fatto divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti, in modo non equivoco o anche allusivo, ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, oppure mediante abbigliamento indecoroso o che mostri nudità. La violazione si concretizza con lo stazionamento e/o appostamento della persona, con l'adescamento di clienti, con l'intrattenersi con essi e con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l'abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione.

È vietato, poi, chiedere informazioni a soggetti che realizzino comportamenti more meretricio, così come si proibisce il concordare l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento. Se l'interessato è a bordo di un veicolo, la violazione si concretizza anche con la semplice fermata. Le violazioni, in tal senso, comporteranno sanzioni da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro. L'ordinanza vieta di eseguire manovre pericolose di intralcio alla circolazione stradale all'interno del sistema viario Asi, per motivi diversi rispetto all'entrata o all'uscita, al carico e allo scarico di merci, destinate alle aree in cui insistono le aziende e le attività industriali, commerciali o del terziario, ubicate in prossimità della sede stradale, pena le sanzioni amministrative e pecunarie indicate dal Codice della Strada.

L'area maggiormente interessata dall'ordinanza è quella compresa nella zona disegnata da via Le Noci, via Selva dei Muli, via Armando Fabi, via Cav. G.A. Cesari, via Mola Dei Frati, via Pietra Rotonda, via Mattei, via Morolense, via dell'Industria e la zona Asi, via Selvotta, via Fontana Ranna, via Ecetra, via degli Anziati, via Lestre del Cerro, via Antonello da Messina, via dei Gelsi.

Ad emettere la medesima ordinanza è stato anche il sindaco di Morolo, Anna Maria Girolami, negli stessi termini, anche temporali, del primo cittadino del capoluogo. Nei giorni scorsi provvedimenti antiprostituzione erano stati emessi dai sindaci di Supino, Ferentino e Ceccano, tutti territori che insistono sull'area industriale del capoluogo che è quella maggiormente frequentata dalle lucciole e dai loro clienti.