Un "quartetto" capace di carpire la fiducia di risparmiatori allettati delle "offerte" finanziarie, più e più volte proposte con sorrisi e affabilità, finendo invece in una vera e propria trappola. Il gioco è stato scoperto grazie all'attività posta in essere dalla Guardia di Finanza di Cassino, al termine di un'indagine di polizia giudiziaria (durata oltre un anno, a partire dalla primavera del 2017) che ha individuato un falso promotore finanziario del Cassinate che si è appropriato di denaro, per un importo di 220.000 euro, ricevuto da ignari risparmiatori, allettati dalla promessa di investimenti finanziari ad alta rimunerativita. Le "vittime" erano tutte appartenente alla cerchia di amici, o amici di amici, attraverso un passaparola che spesso favorisce queste operazioni. Laddove la fiducia è l'ingrediente fondamentale. È proprio questo l'elemento emerso nel corso delle indagini da parte degli uomini del tenente colonnello Rapuano: il falso promotore finanziario, approfittando dei rapporti di conoscenza e della credulità di propri concittadini, con la complicità di un consulente finanziario di un noto istituto di credito "chiamato" spesso a dare garanzie, si sarebbe fatto consegnare da propri conoscenti, somme di denaro oggetto di risparmio da investire in prodotti finanziari a elevato rendimento.

I risparmi ricevuti, nella gran parte dei casi sarebbero stati distratti per fini personali e versati nel caso di denaro contante sul conto corrente intestato al coniuge del falso promotore finanziario, ovvero nel caso di assegni bancari consegnati senza intestatario monetizzati attraverso il titolare di un distributore di carburante compiacente. Tuttavia, una piccola parte del denaro ricevuto dagli ignari clienti veniva investito in prodotti finanziari che, comunque, non generavano l'elevato profitto promesso. Iniziano i dubbi e la trama ordita ad arte iniziava a presentare le prime falle. Ecco allora che, grazie al lavoro certosino dei finanzieri, si sono individuati undici risparmiatori pensionati e lavoratori dipendenti, per lo più del Cassinate e della Valle dei Santi caduti nelle grinfie del falso promotore finanziario, ai quali sarebbe stato sottratto, complessivamente, denaro destinato ad investimenti finanziari mai effettuati per un ammontare di 220.000 euro. Alla conclusione delle indagini sono state segnalate alla Procura di Cassino quattro persone (compreso il promotore, tutti del Cassinate e del frusinate, tra i 30 e i 45 anni), per i reati di associazione a delinquere, ricettazione, truffa ed esercizio abusivo di attività di consulente finanziario. Lo stesso promotore infatti non avrebbe mai sostenuto la prova d'esame con conseguente iscrizione all'albo, risultava cioè praticante.

Gdf sempre in azione
Il contrasto ai fenomeni di abusivismo nell'esercizio di attività finanziaria e delle forme di truffa collegate, costituisce una tutela per l'investimento trasparente dei risparmi dei cittadini, che possono trovare nella Guardia di Finanza un sicuro punto di riferimento. Fondamentale, su questo e su altri fronti, la collaborazione dei cittadini.