Paziente morto in ospedale, sedici indagati tra medici e infermieri. Ieri il sostituto procuratore del tribunale di Frosinone Barbara Trotta ha incaricato i consulenti tecnici d'ufficio di effettuare l'autopsia sul corpo di Pierino Rotondi, 76 anni, di Boville Ernica, morto all'ospedale Fabrizio Spaziani il 20 ottobre. L'uomo, affetto da una grave patologia e alimentato con un sondino, era arrivato all'ospedale di Frosinone per difficoltà respiratorie. Lì era stato prima intubato e successivamente sottoposto a una tracheotomia per consentirgli di respirare correttamente. Dal pronto soccorso era stato quindi trasferito in rianimazione. Tuttavia, il quadro clinico è improvvisamente precipitato e, in base agli elementi finora raccolti, dopo un paio di giorni è morto. Erano stati gli stessi medici dell'ospedale di Frosinone a chiedere l'autopsia per sgombrare ogni dubbio sull'accaduto. Solo che, una volta effettuato l'esame, sono stati allertati i carabinieri. A quel punto è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo. Conseguentemente è stata sequestrata la cartella clinica del paziente che, in base a quanto emerso dalle prime indagini, in ospedale, è rimasto per una quindicina di giorni.

Il pubblico ministero ha deciso quindi di sottoporre il paziente a un nuovo esame autoptico, il cui incarico è stato affidato nella giornata di ieri. Per consentire l'operazione, sono stati iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, in sedici tra medici e infermieri che hanno avuto in cura o che, comunque, si sono occupati di Rotondi dal suo ingresso in ospedale. Il sostituto procuratore Barbara Trotta ha incaricato come consulenti tecnici d'ufficio i medici Vincenza Liviero e Remo Orsetti. Le altre parti, la moglie e i figli del paziente defunto, nonché gli indagati hanno nominato a loro volta dei consulenti di parte nelle persone dei medici Alessandro Mariani, Daniela Lucidi, Antonio Grande, Giovanni Battista Paliani e Daniela Marchetti per assistere all'esame autoptico e formulare le proprie valutazioni. I medici e gli infermieri indagati sono assistiti dagli avvocati Giampietro Baldassarra, Patrizio Cittadini, Domenico Marzi, Claudia Padovani, Giuseppe Spaziani e Fabio Vicano.