Ampia partecipazione e interesse, in particolare di bambini e ragazzi, per l'iniziativa "Ali Erniche", finalizzata al rilascio di cinque uccelli rapaci curati nel centro di recupero della fauna selvatica gestito dal reparto carabinieri per la biodiversità di Fogliano.
Cinque uccelli soccorsi nel territorio dei monti Ernici da alcuni cittadini e associazioni poiché feriti e bisognosi di specifiche cure. Cure che in alcuni casi si sono prolungate per settimane o mesi.

Il rilascio in natura è stata l'emozionante conclusione di un percorso, anche didattico, curato dall'associazione "Sylvatica" in collaborazione con l'associazione "Falconeria D&M". Nelle settimane precedenti sono state coinvolte, infatti, diverse scuole della provincia di Frosinone per promuovere l'iniziativa e spiegare l'importanza della tutela della biodiversità e delle attività di recupero della fauna selvatica, ferita spesso da comportamenti illeciti o poco rispettosi dell'ambiente che ci circonda.

«Un ringraziamento particolare - si legge nella nota - Va rivolto a tutti i partecipanti e ai diversi enti che hanno reso possibile l'iniziativa e hanno portato il loro contributo: il sindaco di Collepardo Mauro Bussiglieri e tutta l'amministrazione, il comandante del gruppo carabinieri forestale di Frosinone, tenente colonnello Giuseppe Lopez, il maresciallo Roberto Mayer e i suoi collaboratori in servizio nel reparto carabinieri per la biodiversità di Fogliano che gestisce il Centro di recupero della fauna selvatica, il vice comandante della polizia provinciale di Frosinone Pierfrancesco Vona, i guardiaparco del Parco naturale regionale dei monti Ausoni e lago di Fondi, che da un paio d'anni gestisce anche porzioni dei monti Ernici, i carabinieri forestali della stazione di Guarcino e, infine, le guardie zoofile dell'associazione Kronos».

L'iniziativa ha permesso a tutti gli enti presenti di portare la loro testimonianza, di farsi conoscere e di confrontarsi sulle loro attività. È stato un bel momento formativo, soprattutto per i tanti bambini e ragazzi ai quali è stata spiegata l'importante differenza tra la fauna selvatica e domestica.