Era considerato una sorta di piccolo Casermone. Un fortino all'apparenza inespugnabile con tanto di vedette e di sistema per impedire o rallentare l'incursione delle forze dell'ordine. In via Bellini, a Frosinone bassa, la polizia fece irruzione lo scorso giugno per eseguire tredici ordinanze di custodia cautelare per lo spaccio al civico numero 4. Dove, per pubblicizzare l'attività, una scritta sui muri informava i clienti che una dose di cocaina da 0,30 costava venti euro. A tutti e tredici è stata contestata l'associazione a delinquere.

Ed è questo il motivo per cui il prossimo 13 dicembre sarà il gup del tribunale di Roma, competente per i reati di tipo associativo, a decidere se rinviare a giudizio i tredici all'epoca dei fatti arrestati dalla squadra mobile, diretta dal vice questore Carlo Bianchi.
Il reato di associazione a delinquere finalizzato al traffico illecito di cocaina, hashish e marijuana è contestato a un gruppo di albanesi, composto da Andrea Kercanaj detto Sandro o Saimir, 41 anni, Orgest Mansi detto Antonio, 29, Harli Brahimi, 21, Renald Memajdini detto Maurizio, 28, Fatmir e David Marian Nurce, 56 e 27, padre e figlio, i fratelli Enri e Alion Goxhaj, 24 e 21, nonchè dai romeni David Marian Surdu, 27, Daniel e Ioana Alina Vacaru, 29 e 31, e dalle sorelle frusinati Simona e Roberta Paniccia, 36 e 32.

Kerkanaj è accusato di aver promosso la costituzione dell'associazione, di averla finanziata, organizzata e coordinato le attività «procurando i mezzi idonei al raggiungimento dei fini associativi, curando in prima persona i rapporti con i fornitori delle sostanze stupefacenti e impartendo agli associati le direttive alle quali attenersi in ordine agli approvvigionamenti, al trasporto, al deposito ed alla custodia, ai prezzi da praticare sul mercato, alle concrete modalità di spaccio e di gestione degli introiti, gestendo il reinvestimento, anche all'estero, dei proventi illeciti».

Mansi, Brahimi, Memajdini e Surdu sono accusati di aver fatto da vedette e di essersi occupati della tenuta della contabilità giornaliera e del confezionamento nonché della materiale cessione della droga nelle ore notturne. Della contabilità e della cessione negli orari diurni sono, invece, accusate Simona e Roberta Paniccia. Ai Goxhaj e ai Vacaru è contestato il coinvolgimento nell'associazione relativamente al ritiro e al trasporto della droga da Roma in via Bellini «a bordo di veicoli appositamente modificati acquistati dall'organizzazione». I Nurce sono accusati di essersi occupati dell'acquisto della "roba" e del mantenimento dei rapporti tra l'associazione e i fornitori.

L'attività investigativa ha portato poi a contestare a Kerkanaj, alle sorelle Paniccia, a Mansi, Brahimi, Memajdini e Surdu una serie di episodi di acquisto, trasporto e cessione di sostanze stupefacenti. Lì in via Bellini - ha scritto il gip Elvira Tamburelli, «gli acquirenti si potevano recare senza bisogno di alcun tipo di preventivo accordo ed acquistare il quantitativo e il tipo di sostanza stupefacente desiderato». La piazza, peraltro, era costantemente presidiata per segnalare l'eventuale presenza di forze dell'ordine. La squadra mobile ha, peraltro, contestato che l'attività di spaccio avveniva anche durante le ore di scuola in maniera tale che gli acquirenti si confondessero con i genitori che andavano a portare o a riprendersi i figli. In un altro caso è stata accertata la presenza di un camionista che lasciava il mezzo pesante in doppia fila davanti al palazzo, acquistava lo stupefacente e andava via.

Secondo le accuse l'attività andava avanti dal marzo 2015 fino a quando non è scattata l'operazione della squadra mobile. Ai corrieri, invece, sono contestati una serie di episodi di trasporto, alcuni dei quali conclusisi con gli arresti di Enri Goxhaj con 109 grammi nascosti in un vano dell'auto che si apriva con un congegno elettronico e di Daniel Vacaru, sorpreso con 530 grammi di cocaina. A Mansi contestata la vendita di cocaina alle prostitute. 
Il gruppetto sarà assistito dagli avvocati Marco Maietta, Giampiero Vellucci, Riccardo Masecchia e Tony Ceccarelli e Angelo Bucci.