La percezione della sicurezza, spesso, non fa rima con i dati. Nel senso che, di questi tempi, a una sfiducia o, comunque, un sentimento di forte preoccupazione nella convenzione che determinati reati siano in crescita, le statistiche ufficiali (quelle basate sulle denunce messe nero su bianco) mostrano una realtà opposta. E cioè certi reati diminuiscono, anche con numeri in doppia cifra. È il caso dei furti e delle rapine. Le seconde sono in diminuzione del 39%. Nel 2017 sono state 81.
E anche in classifica Frosinone migliora la sua posizione, passando dalla 56esima alla 78esima posizione (nelle prime ci sono le realtà con più rapine denunciate).

Succede così anche per quasi tutte le tipologie di furto. Se, infatti, crescono del 2% i colpi nei negozi sono in diminuzione quelli con strappo (-25%), di auto (-23%), in abitazione (-13%) e con destrezza (-13%). Sul dato può incidere anche il numero di chi non denuncia, ma il trend è comunque in diminuzione del 6%. Nonostante ciò, resta forte l'allarme, soprattutto in determinati territori, in modo particolare per le bande che razziano gli appartamenti. Un altro dato in diminuzione consistente è quello dell'usura. In una provincia dove storicamente le denunce sono state sempre poche fa effetto notare una diminuzione, in dodici mesi, del 56% delle denunce. Anche se, in questo caso, l'indice di 0,8 ogni centomila abitanti vale il 18esimo posto in Italia. Una conferma negativa, infine, arriva dalle truffee frodi informatiche dove, ogni anno, si registra un buon numero di casi, nel 2017 1.248 per un più 23%.

In una provincia solitamente agli ultimi posti per la qualità della vita, Frosinone si distingue per la sicurezza. I dati sulla criminalità, riferiti al 2017, e pubblicati sull'edizione di ieri del Sole 24 Ore (consultabili anche sull'edizione on-line), non fanno eccezione. La provincia ciociara è novantunesima in Italia in una classifica dove al numero uno c'è la peggiore, Milano, ovvero laddove vengono denunciati più reati, mentre all'ultimo e 106esimo posto c'è Oristano, la migliore.
Dunque, ribaltando la graduatoria, Frosinone è la sedicesima provincia italiana più sicura. Una posizione peggiore di quattro posizioni rispetto allo scorso anno, di tre rispetto a due anni fa, ma anche di sette rispetto all'edizione di tre anni fa. Il dato viene fuori tenendo conto del numero di reati per centomila abitanti in modo da mettere sullo stesso piano grandi realtà metropolitane e province meno popolose. Numeri alla mano, Frosinone ottiene un buon posizionamento in classifica per furti, tentati omicidi, furti in abitazione e furti totali, mentre numeri preoccupanti arrivano dagli omicidi, dal riciclaggio, dagli incendi, dall'usura e dell'a s s ociazione a delinquere.

In un anno le denunce crescono del 5% e toccano quota 13.192. Un dato da ponderare anche con il fatto che, a volte, i cittadini preferiscono non denunciare determinati episodi, per sfiducia nelle istituzioni, per non avere noie o per non avere a che fare con le lungaggini della giustizia. In termini percentuali gli incrementi maggiori, seppur con un numero limitato di episodi, si sono avuti, nel confronto tra il 2017 e il 2016, per gli omicidi volontari cresciuti del 300%, i tentati omicidi del 100%, gli omicidi volontari e i tentati messi insieme per un più 167%. Più 11 % per le violenze sessuali, ora 36.
E ancora balzo in avanti per le denunce per associazione a delinquere (otto e più 33%), le estorsioni, 75 e 36%, le truffe e frodi informatiche, 1.248 e 23%, lo spaccio di droga con un +23% e 251 denunce, il riciclaggio, 14 e 17%.
Segno meno per i furti con strappo (-25%), con destrezza e nelle abitazioni (-13%), e di autovetture (-23%), come pure dei furti totali (-6%).

La diminuzione maggiore si riscontra alla voce usura (-56%, ma con quattro episodi) e rapine (-39% e 81 casi denunciati).
L'anno 2017 è stato particolarmente negativo per gli omicidi, ben quattro, a cominciare dal caso di Emanuele Morganti, il ventenne di Tecchiena ucciso di botte dopo la violenta aggressione subita nella notte tra il 24 e il 25 marzo in piazza Regina Margherita ad Alatri. Attualmente in quattro sono sotto processo davanti alla Corte di Assise di Frosinone. Il 31 maggio dell'anno scorso in via Guardaluna, vicino al lago di Collemezzo, tra Ceprano e Arce, venne ucciso a coltellate Felice Lisi, 24 anni, di Cassino. La fidanzata Pamela Celani, 27 anni, originaria di Alatri, lo scorso aprile è stata condannata, in primo grado, alla pena di 16 anni con il rito abbreviato. Ad ottobre addirittura si sono registrati due delitti. Ad Alatri, il 21, è stato ucciso, a colpi di mazza da baseball, Domenico Pascarella dal suo vicino di casa, Matteo Sbaraglia. Quest'ultimo, processato anch'egli con rito abbreviato, è stato prosciolto in quanto ritenuto incapace di intendere e volere.

Due giorni dopo l'omicidio di Pascarella, scompariva di casa l'allevatore di Vallecorsa Armando Capirchio. Subito si pensò a un omicidio. Il 12 dicembre, infatti, i carabinieri hanno arrestato l'allevatore rivale Michele Cialei, anch'egli di Vallecorsa, attualmente in attesa di giudizio. A marzo di quest'anno c'è stato il ritrovamento a Lenola dei resti di Capirchio. Il corpo del pastore è stato recuperato dai vigili del fuoco, era in sacchi di juta gettati in una cavità profonda circa dieci metri in località Ambrifi. Un anno horribilis da questo punto di vista, anche se c'è chi sta decisamente peggio di Frosinone. La capitale degli omicidi volontari è Vibo Valentia con 4,4 delitti ogni centomila abitanti con 7 episodi. Seconda Nuoro con un indice di 3,3 e 7 casi, terza Foggia con 20 reati e un indice di 3,2. Scorrendo la lista Napoli è tredicesima con 35 omicidi e 1,1 ogni centomila abitanti. Frosinone dunque con i suoi 4 omicidi è venticinquesima con un indice di 0,8. Rieti è 38esima con un solo caso ma un indice dello 0,6 proprio davanti a Palermo (8 casi e 0,6). Viterbo È 42esima con due casi e 0,6, due posti davanti a Milano che registra 20 casi. Latina con tre delitti (tra cui quello della frusinate Gloria Pompili) e un indice di 0,5 è 56esima.
Roma è 69esima con un indice di 0,4 e 18 delitti. Venti le province con zero omicidi.

di: Raffaele Calcabrina