Emergenza lupi in Valcomino. Voci dapprima isolate e poi sempre più circostanziate raccontano di avvistamenti e di attacchi predatori. L'ultima testimonianza arriva da un atinate appassionato di jogging, che non rinuncia alla corsetta mattutina sulle alture che circondano la sua abitazione. L'uomo aveva appena superato lo spuntone roccioso "Punta dell'alice" quando, lungo il sentiero, si è imbattuto nella carcassa di una capra adulta appena sventrata dall'attacco di un branco di lupi: «Erano da poco passate le sei quando, durante la corsa, ho visto i resti di un esemplare adulto di capra», è il racconto di M. D. P., che aggiunge anche macabri dettagli: «Ad attaccare dovevano essere stati almeno due o tre lupi considerata la stazza della capra e l'attacco era avvenuto poche decine di minuti prima visto che ciò che rimaneva della capra grondava ancora sangue».

Spesso greggi di pecore e capre delle aziende casearie locali vengono portati sui pianori in quota (tra i 900 e i 1000 metri) e lasciati pascolare nel silenzio di quei prati ma, come racconta la cronaca, infestate da animali una volta ritenuti gli abitanti delle cime e dei monti innevati. Evidentemente l'equilibrio che da decenni governava quest'area della Valle di Comino con il suo habitat e le sue specie animali deveessersi inceppato da qualche parte. A sostenere il timore di esperti e semplici cittadini c'è un'altra testimonianza: domenica scorsa ecco un incontro ravvicinato con il lupo, anzi tre lupi, la mamma e due lupacchiotti. L'avvistamento l'ha avuto un altro residente di Atina che in auto si stava recando a Canneto: erano appena passate le otto quando, all'altezza della località Don Bosco, sulla provinciale Settefrati-Canneto, ha dovuto rallentare perché i tre lupi stavano attraversando la strada. La circostanza che fosse in auto, quindi con la dovuta sicurezza necessaria in casi come questo, gli ha permesso di mantenere la calma e notare come i lupi si sono inoltrati nel bosco a valle della strada.