Attimi di terrore sabato sera, in via Conte Canofari, a Sora. Poteva finire in tragedia la sparatoria che ha visto protagonisti un carabiniere, Paolo Liddi, e tre ladri. Fortunatamente la cronaca non registra nessun ferito tra le persone che, loro malgrado, hanno assistito alla sparatoria in cui il carabiniere ha messo in fuga tre ladri che, proprio nella prima serata di sabato 20 ottobre, intorno alle 19, avevano preso di mira diverse abitazioni. I malviventi di origine straniera erano entrati in azione, complice il buio, nella zona centrale nascondendosi, tra un'azione malavitosa e l'altra, dietro delle vetture parcheggiate nella strada poco distante dal cimitero comunale.

La ricostruzione
Paolo Liddi, uomo da pochi mesi in forza alla stazione dei carabinieri di Torrice, stava facendo una passeggiata con il suo cane corso quando ha notato il movimento anomalo dei tre individui. L'appuntato, che era a riposo dal servizio, non ci ha pensato molto. Ha immediatamente raggiunto la sua abitazione non lontano da lì, per prendere la pistola. Tornato sul posto, dopo essersi qualificato, ha intimato ai ladri di andar via.

I malviventi, ormai scoperti, si sono dati alla fuga ma prima uno dei tre ha impugnato una pistola e, senza ripensamenti, puntando l'arma proprio verso il carabiniere, ha premuto il grilletto. Il colpo è partito ad altezza d'uomo, ma Liddi è rimasto illeso. 
A quel punto si è generato il panico tra le decine di persone, anche bambini, presenti in quel momento sotto il condomino che si affaccia sulla strada e che ospita ben diciotto famiglie. Il carabiniere, sorano d'adozione, ha sparato successivamente un colpo in aria che ha messo in fuga i tre malviventi che, scappati a piedi, hanno probabilmente raggiunto i binari della vicina ferrovia Sora-Cassino. L'agilità mostrata dai tre ha fatto supporre che fossero di giovane età. E quando sono giunti sul posto i carabinieri di Sora dei tre uomini non c'era più nessuna traccia: inutili i posti di blocco sia a Sora sia fuori i confini cittadini.

Nella giornata di ieri tante sono state le testimonianze di ringraziamento per Liddi, diventato "l'uomo del giorno". Insomma, questa triste vicenda ha creato "un eroe" della legalità. Intanto, cresce la paura per i furti, che in queste settimane nel sorano sono in netto aumento.

«Il nostro grido è unanime e oggi lo diciamo con le lacrime agli occhi: abbiamo paura - dicono i residenti della zona che si sono ritrovati in mezzo a una sparatoria nata improvvisamente prima dell'ora di cena di un sabato qualunque - Le nostre strade non sono sicure, i malviventi girano armati. Ai nostri figli che futuro stiamo garantendo? Non ci sentiamo più sicuri né nelle nostre case né fuori e qualcuno dovrà pur intervenire. Intanto, però, vogliamo ringraziare il carabiniere che ha rischiato la sua vita per difenderci. Non dimenticheremo mai il suo gesto coraggioso, che andrebbe premiato».

Anche il segretario della Uil Polizia, Norberto Scala, parla del grave episodio di cronaca. «Vorrei evidenziare come il nostro lavoro non è raccattare multe, come qualcuno dice. Questo è uno dei casi dove è evidente come noi rischiamo la vita nonostante le tante difficoltà dovute a un organico sempre più scarso. Il mio plauso va al collega Paolo Liddi che non ha esitato, nonostante fosse fuori servizio, a fronteggiare pregiudicati senza scrupoli», ha concluso Scala.