Prime assunzioni a 12, 13 anni mentre la metà dei giovani under 25 fa uso di droghe. I dati del dipartimento Asl di Salute mentale e delle patologie da dipendenza sono allarmanti. L'analisi del responsabile, il dottor Fernando Ferrauti, porta dritti alla consapevolezza che la metà, se non oltre, dei giovani sono ormai assuntori convinti. Tanti, troppi i minorenni "in fila" per una dose. Le recenti operazioni di polizia in centro, ma soprattutto nella piazza-salotto, irrobustiscono ancora di più la percezione che i ragazzini siano facili preda dell'industria dello spaccio. E per trascinarsi lungo i sentieri della tentazione si assoldano pusher minorenni, ben più adatti allo scopo.

Solo mettendosi insieme si può tentare di dare un contributo in una città che fa la differenza rispetto alle altre: territorio di confine capace di attirare, nel solo weekend, migliaia di presenze da tre regioni e diverse province. «Ho letto con molta preoccupazione - ha dichiarato ieri l'assessore ai Servizi Sociali Benedetto Leone - i dati forniti dal dipartimento della Asl nell'articolo uscito l'altro ieri. L'età dei consumatori di droga leggera addirittura intorno ai 12 anni. Un dato preoccupante che deve aprire come minimo a una riflessione profonda che sia in grado di coinvolgere le famiglie, le scuole, le istituzioni, in un percorso comune di sensibilizzazione e prevenzione. Spesso sentiamo dire che i giovani nella nostra città non hanno alternative o luoghi di aggregazione sociale all'altezza delle loro aspettative. Ma la risposta non può certamente essere la droga.

Nessuno può ora tirarsi indietro. La presenza di Exodus a Cassino è da sempre occasione e possibilità di crescita. Sta alla nostra sensibilità raccoglierne lo spirito, e trasmetterlo, anche attraverso iniziative e progetti alle nuove generazioni, futuro della nostra città. Proviamo a unirci, non solo facendo un momento di riflessione insieme ad Asl, Exodus e istituzioni ma anche un percorso unitario che riporti anche la Comunità guidata da Maccaro al centro della città. Intendo dire che un pezzetto della esperienza positiva avviata potrebbe essere trasferito nel cuore urbano. L'invito è quello di portare la vitalità della Cascina in piazza Labriola».

Difficile, con i chiari di luna economici del Comune, il famoso restyling proprio della piazza-salotto. Ma, col progetto sicurezza si farà un mini-intervento. Verrà, quanto meno, riorganizzata «per quel che riguarda l'illuminazione, le telecamere e l'arredo come risposta a un "salotto disordinato" che va rimesso a posto».
I numeri forniti dalla Asl fanno sobbalzare anche per il rettore dell'Università di Cassino, Giovanni Betta. «Sono dati allarmanti. L'alcol, oggi, mi appare ancora più pericoloso perché vengono sottovalutati completamente i danni irreversibili sui giovanissimi. I ragazzi tendono non comprendere il problema. Le droghe le consumano, invece, con una maggiore consapevolezza. Poi oggi sembra facilissimo capire addirittura in quali zone di una città andare a comprare gli stupefacenti: significa che c'è un problema reale e ramificato. Vissuto con leggerezza dai ragazzi».