Dipendenti dell'Ipab "Ferrari" senza stipendio dallo scorso mese di giugno: sindacati sul piede di guerra.

Duro attacco da parte di Cisl-Fp e Uil-Fpl di Frosinone che non risparmiano bordate a nessuna delle parti coinvolte nella gestione del ricovero anziani situato in un'ala dell'ex ospedale. «L'Ipab è un'istituzione presente da tempo a Ceprano -esordiscono Palazzo della Cisl e Pandolfi della Uil- Svolge un ruolo importante al servizio del territorio e per questo è compresa nel sistema degli enti pubblici, vigilati dalla Regione Lazio. Il consorzio Valcomino e la cooperativa "La ginestra", che operano in regime di proroga dall'ormai lontano 2014, dimenticano questo particolare così come dallo scorso giugno hanno dimenticato di pagare gli stipendi ai dipendenti. Questi, avendo a cuore il benessere degli anziani, hanno continuato ad assicurare con competenza e professionalità un servizio essenziale agli ospiti della struttura, nonostante la pessima gestione da parte degli enti appaltanti. La CislFp e la Uil-Fpl di Frosinone da anni combattono al fianco dei lavoratori dell'Ipab per tutelare i loro diritti ma, ancora oggi, a distanza di anni, si ripresentano sempre gli stessi problemi. A questo punto si chiedono di chi realmente sia la responsabilità e soprattutto rimangono sorpresi del disinteresse da parte di tutte le parti coinvolte nella vicenda. Con il massimo rispetto per gli interessati proseguono i sindacalisti pensiamo che a questi amministratori si adatti lo slogan che sabato scorso campeggiava nel giardino dell'Ipab: "l'Alzheimer lavora ma non stiamo con le mani in mano". Anche i dipendenti dell'Ipab lavorano, ma gli amministratori non li pagano, nonostante ricevano regolarmente i soldi dell'appalto. Probabilmente il Distretto sociale B dovrebbe mostrare maggior interesse per questa gestione, così come gli organismi regionali di controllo».

Di qui il monito dei sindacati: «Chiediamo che questo stato di cose cessi immediatamente, primo per tutelare le lavoratrici e poi per scongiurare l'avvio di forme di lotta che creerebbero non pochi disagi agli anziani ospiti della struttura e ai loro familiari».