Il giovanissimo ivoriano M.B., ospitato nel locale "Centro Sprar" della cooperativa "Diaconia", è stato cacciato da Ceccano dopo aver mandato all'ospedale il benzinaio Domenico Celenza. A degenerare è stata la lite scoppiata tra i due l'altro ieri, intorno alle 19, presso il distributore in zona "Giardinetti". Il ragazzo africano ha strombazzato il clacson e ha inveito verso un'auto ferma all'incrocio tra viale della Libertà e circonvallazione Aldo Moro. Nell'auto, manco a dirlo, c'erano la moglie, due figli e il nipote di Celenza. «Guarda che lì c'è lo "Stop"!», ha urlato il dipendente della stazione di servizio. Da lì in poi, come ripreso dalle telecamere, «è sceso dalla macchina e mi ha aggredito verbalmente - racconta lo stesso Celenza - Ci siamo azzuffati e, appena i titolari lo hanno avvertito dell'arrivo dei carabinieri, è scappato. Pensavo fosse finita e, visto che mi aveva strappato i vestiti, ero andato nel retro a cambiarmi. Mentre ero al telefono con mia moglie, però, mi ha aggredito alle spalle colpendomi alla nuca. Era come una belva, mi colpiva con una forza inaudita, tant'è che ben tre persone non sono riuscite a togliermelo di dosso. Non si è calmato neanche davanti alle forze dell'ordine - aggiunge - anzi ha inveito anche contro mia moglie e mio figlio, venuti a sincerarsi delle mie condizioni». Per lui, una volta uscito dal pronto soccorso, dieci giorni di prognosi dovuti a un trauma cranico e varie contusioni su viso, collo e torace. La notizia, ovviamente, ha fatto subito il giro della città e dei "social". Tra le proteste era stata invocata e c'è stata una presa di posizione del sindaco Caligiore. Come richiesto, il gestore "Diaconia" lo ha spostato altrove.  Da Palazzo Antonelli

«Sono venuto a conoscenza - ha comunicato ieri mattina il sindaco - di un episodio gravissimo che si è verificato nelle scorse ore sul nostro territorio e ha coinvolto un nostro concittadino ed un extracomunitario, dotato di permesso di soggiorno, che ha visto il tutto sfociare in un pestaggio. Ho già contattato il responsabile di "Diaconia" - ha informato - al quale ho chiesto in maniera ufficiale e autoritaria l'immediato allontanamento da Ceccano dell'extracomunitario. La richiesta è stata accolta immediatamente ed in giornata verrà resa operativa. Non permetteremo che episodi del genere si ripetano. L'Italia e Ceccano sono esempi nella storia di accoglienza e integrazione. Le reazioni dei nostri concittadini in queste ore non hanno nulla a che fare con il razzismo, ma sono figlie del timore che quanto accaduto si possa ripetere. Nostro dovere - ha concluso - è fare in modo di allontanare chi dimostra di non avere i requisiti per poter vivere nella nostra comunità».  Dalla coop "Diaconia" «Siamo a comunicare - ha risposto Luigi Ricciardi, responsabile dell'"Area accoglienza" di "Diaconia" - l'avvenuto trasferimento in data odierna del signor M.B., titolare di protezione sussidiaria, presso altro comune della provincia di Frosinone. Tale trasferimento, concertato con l'amministrazione comunale, è stato ritenuto necessario a tutela della serenità collettiva, dopo che lo stesso M.B. si è reso protagonista di un litigio violento con un cittadino italiano. Chiediamo con la presente - ha aggiunto - la cancellazione di M.B. dagli elenchi anagrafici comunali». In serata per il giovane ivoriano è stata attivata la procedura di revoca dell'accoglienza.