Il tema dell'inquinamento ambientale è uno di quelli che a Ferentino tiene sempre banco. E sabato, 20 ottobre, si svolgerà l'ennesima manifestazione anti-inquinamento ambientale proprio a Ferentino e non a caso. S'intitola "Basta Amianto" tanto per cambiare e avrà luogo nel ristorante ex Arcobaleno, in via Stazione, alle 17.

Interverranno Annalisa Corrado del comitato scientifico di Possibile e promotrice della campagna "Basta Amianto", Francesco Raffa responsabile provinciale Legambiente, Marco Maddalena coordinatore regionale Sinistra Italiana, Marianna Sturba responsabile regionale ambiente SI, Fabio Magliocchetti "Ferentino Città Aperta"; modera Umberto Zimarri di "Possibile Salvador Allende". Di fatto sempre più inquietanti sono i dati derivanti dall'aria alterata.

I numeri diffusi dal Ministero della Salute negli ultimi anni sono a tutti noti. Se solo si pensa ai 44 siti più inquinati d'Italia (poi ridotti a 39) e ai diversi milioni di italiani a rischio tumori, da cui non si sottraggono le nostre zone, Ferentino compresa, il tema è di stretta attualità.

«Quanto al Bacino idrografico del fiume Sacco (Roma e Frosinone) – viene ricordato - spiccano i comuni di Anagni, Colleferro, Ferentino, Gavignano, Morolo, Paliano, Segni, Sgurgola e Supino. Il decreto di perimetrazione del Sin indica la presenza di industrie chimiche. Si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause in uomini e donne». Ferentino è poi nota per l'eccesso di amianto, leggasi ex Cemamit. Le preoccupazioni manifestate ieri dall'ex assessore all'ambiente di Ferentino Franco Martini, sono il tormento di oggi: «La situazione generale in tutta Italia è gravissima – ci spiegò Martini -. È un problema di difficile risoluzione l'inquinamento, seppure il nostro comune cerchi di difendersi con dei rimedi, altro non si può fare. Tutta la nazione è a rischio e Ferentino rientra, ahimè, nel mostruoso scenario, come tutta la provincia di Frosinone e il Lazio». Insomma il problema sussiste e non è di poco conto.