Colpo di scena su colpo di scena. Per il caso dei due computer con all'interno fotografie dal contenuto pedopornografico, una seconda perizia informatica scagiona i due imputati che, così, ieri sono stati assolti dal tribunale di Frosinone. Per G.I. e A.I., 64 e 25 anni, di Ferentino, finisce nel migliore dei modi la disavventura giudiziaria. Infatti, sulla base della prima perizia la procura aveva chiesto la condanna per entrambi a sei mesi.

Tuttavia, il tribunale alla luce della richiesta della difesa, rappresentata dall'avvocato Giampiero Vellucci, che aveva fatto leva sulla mancata descrizione dei file incriminati secondo la catalogazione internazionale, aveva disposto la nuova consulenza. E ieri l'udienza si è aperta con la deposizione del perito Renato Marras. Se in base alla prima perizia 53 foto pedopornografiche di cui 39 sul fisso e 14 sul portatile erano visibili, mentre non visibili e cancellati risultavano 106 file nel portatile e 54 nel fisso, la nuova consulenza ha di gran lunga ridotto il numero delle immagini, risalenti a prima del 2013 ovvero a prima che gli imputati acquistassero i computer.
L'informatico ha parlato di file autoprodotti dal precedente proprietario e di 12 foto, di cui sette sempre le stesse, alcune anche con donne maggiorenni sul pc fisso. Sul portatile ha fatto riferimento a 16 foto. Per il primo computer ha detto che i nuovi proprietari non l'hanno mai usata, mentre per il notebook ha certificato un utilizzo di programmi elementari e che le foto pedopornografiche risultavano tra i file cancellati e in alcune sottocartelle di difficile accesso, tanto che il perito stesso ha avuto difficoltà a trovarle.

La perizia si è conclusa nel senso che le capacità informatiche degli imputati escludono che i file, pur presenti nel pc, siano stati mai aperti. Da qui la richiesta del pm Adolfo Coletta di assoluzione, ribadita dall'avvocato Vellucci e accordata dal tribunale.