Bando di gara per l'affidamento del servizio di raccolta, trasporto e trasferimento dei rifiuti, si va davanti ai giudici del Consiglio di Stato. Così ha deciso la giunta comunale che, nella seduta di giovedì scorso, ha deliberato di opporsi alla sentenza del Tar Lazio del 25 luglio scorso.

Come si ricorderà, nella scorsa estate è stata pubblicata la sentenza del tribunale di Latina con la quale venne accolto il ricorso presentato dalla società "De Vizia Transfer": il punto fondamentale dell'istanza riguardava i costi effettivi del personale, ritenuti troppo bassi ed antieconomici dalla ditta ricorrente. Nel bando, infatti, il comune aveva previsto un numero di unità lavorative diverso da quelle attualmente assunte, generando un contrasto con la stessa "De Vizia". Il Tar ha dato ragione a quest'ultima, affermando che "Emergono le condizioni di eccessiva gravosità e sproporzione degli oneri imposti, in misura tale da rendere l'offerta antieconomica e superiore ai costi. [...]. Emerge, altresì, l'illogicità in fattispecie del calcolo degli oneri per la manodopera, inadatto a garantire l'effettiva copertura dei costi del personale che transiterebbe dalla vecchia gestione, andando di conseguenza a definire un importo a base d'asta inferiore ai costi d'impresa nascenti dagli oneri della normativa di gara".

Gli effetti immediati di quella sentenza: procedura di gara sospesa, affidamento temporaneo del servizio alla stessa "De Vizia" per scongiurare il blocco della raccolta rsu. In questi ultimi mesi si è anche parlato di un nuovo bando in luogo di quello "stoppato" dal Tar, ma tali voci sono state spazzate via dalla scelta di proseguire la battaglia legale dinanzi al Consiglio di Stato. Le ragioni dell'ente pubblico saranno difese dall'avvocato Fabio Padovani.