"Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza". Una massima di Socrate che rimane sempre attuale.
E l'ignoranza rimane purtroppo un nemico duro da sconfiggere, forse impossibile. Alle ferite della storia si aggiungono quelle inferte da chi, ancora oggi, non sa o, peggio, non vuole rispettare un dolore ancora difficile da elaborare. Nelle ultime ore, infatti, su facebook, il presidente dell'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, l'avvocato Luciano Randazzo e il responsabile comunicazione stampa dottor Davide Caluppi, si sono visti recapitare in privato su messenger dei messaggi denigratori scritti in inglese. A denunciarlo è l'Anvm tramite una nota ufficiale.

Nessuna minaccia nello specifico, dicono dall'associazione, anche perché l'autore o gli autori, «anzi i "leoni da tastiera" non hanno lasciato nome e cognome. Sono messaggi infamanti che non colpiscono solo l'Anvm ma sono rivolti verso gli italiani, e soprattutto verso le vittime delle Marocchinate colpite da queste violenze e ai loro parenti. La nostra battaglia sta dando fastidio nell'ultimo periodo. In queste ore abbiamo ricevuto numerosi messaggi di vicinanza, di solidarietà nell'andare avanti.
E ringraziamo ognuno di voi dell'affetto dimostrato. E questo ci fortifica ancora di più sul cammino da portare avanti».

Sono due i messaggi arrivati al presidente Emiliano Ciotti «che lasciano riporta la nota ben capire quale intelligenza si celi dietro questi finti profili web». Messaggi che, però non cadranno nel vuoto e l'offesa non rimarrà, certamente impunita.
L'Associazione, infatti, si riserva di prendere tutte le varie iniziative del caso e più opportune. «Ma ciò non toglie che non sono dei "semplici" messaggi a fermare la nostra battaglia» conclude la nota dell'Anvm.