Dovrà comparire davanti al gup il prossimo 7 novembre, un imprenditore di Monte San Giovanni Campano, P.E. di 66 anni, accusato di aver molestato la badante dell'anziana madre. L'uomo deve rispondere del reato di violenza sessuale in danno di una trentenne straniera. I fatti, stando alle accuse, risalgono a circa un anno fa, quando la badante ha lasciato improvvisamente l'abitazione dove assisteva la madre del sessantaseienne. Di pari passo la donna ha avanzato la richiesta di denaro dovuta alle spettanze del lavoro di trattamento di fine rapporto. Lui, sempre stando alle accuse, ha invitato la badante a tornare a lavorare, diversamente non avrebbe ricevuto alcun soldo.

La scoperta
A quel punto viene alla luce la presunta violenza. Si scopre il motivo per cui la donna non vuole tornare a lavorare come badante nell'abitazione della madre dell'imprenditore. Stanca dei palpeggiamenti, delle avances, dei continui messaggi. La donna, non ce la fa più, è esasperata, gli inviti diventano sempre più pressanti, le avances anche, si confida anche con una connazionale. Si rivolge poi, oltre ai sindacati per quanto riguarda le spettanze lavorative, alle forze dell'ordine e al Telefono Rosa.

Il 7 novembre l'uomo, difeso dall'avvocato Giampiero Vellucci, si presenterà davanti al gup che deciderà se rinviarlo a giudizio. L'imprenditore si è sempre difeso sostenendo che la denuncia non è stata fatta nell'immediatezza, ma successivamente quando c'è stato l'invito a tornare a lavorare, dopo che lei all'improvviso aveva cessato di andare a casa dell'anziana madre.