Le organizzazioni sindacali chiedono all'Ad Fiat Chrysler, Mike Manley, un incontro per chiarire le prospettive occupazionali degli stabilimenti italiani. Si legge nella lettera inviata a Fca dai segretari dei lavoratori metalmeccanici Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic-Confsal, Uglm-Ugl e dai rappresentanti dei quadri, Aqcfr. Il sindacato, che ha già espresso un parere positivo sul piano presentato a inizio giugno, ribadisce nella lettera «l'esigenza di procedere urgentemente per ciascun stabilimento definendo la tempistica dei relativi investimenti».

La situazione appare particolarmente difficile per lo stabilimento Fca di Piedimonte dove la produzione resterà ferma per oltre dieci giorni dal 25 ottobre alla metà di novembre a causa della cassa integrazione. Oltre ai sindacati firmatari sale sulle barricate anche la Fiom-Cgil che con Donato Gatti dice: «È ora di aprire un confronto con le istituzioni, sia a livello regionale che nazionale. Il ministro Di Maio convochi un tavolo sull'automotive e sul futuro degli stabilimenti Fca nel nostro Paese».