Quella contravvenzione non gli è andata giù. Così è tornato a casa e si è sfogato su Facebook postando maledizioni contro i poliziotti che lo avevano sorpreso mentre guidava col telefonino in mano, improperi e insulti che però gli si sono ritorti contro. Per lui, infatti, è scattata una denuncia. E pure per quanti hanno condiviso e commentato il suo post si profilano guai seri.
È il segretario generale della Uil Polizia Norberto Scala a raccontare la vicenda. «Un cittadino "distratto", tanto per usare un eufemismo, dopo essere stato multato dalla Polizia stradale di Sora per l'uso vietato del telefono cellulare durante la marcia, ha pubblicato su Facebook testualmente: "la polizia stradale di Sora fa schifo... ti ferma e senza motivo valido fa multe solo per fare cassa... i soldi che state raccogliendo ve li dovete mangiare a medicine voi ed i vostri figli... fate schifo... vergognatevi". A tali frasi diffamatorie e ai vari commenti pubblicati da altre persone in risposta al post, nella mattina odierna (ieri, ndr) gli operatori oggetto delle gravi accuse hanno relazionato all'ufficio su quanto accaduto».
L'antefatto risale a qualche giorno fa, quando l'uomo era stato multato dagli agenti di 168 euro per l'uso durante la marcia del telefono cellulare. Infastidito, ha esternato sul web la sua rabbia con una violenza verbale, riferita peraltro anche ai familiari dei poliziotti, che il commissariato non ha tollerato. «A seguito della segnalazione fatta dagli operatori della Polstrada - spiega ancora Scala - il comando ha provveduto a inviare, con una dettagliata relazione, denuncia alla competente autorità giudiziaria. La Polizia stradale di Sora sta inoltre valutando la posizione di altre persone che, sulla stessa pagina del social network, hanno condiviso e commentato il post pubblicato».
E non finisce qui. «Come sindacato - afferma il segretario della Uil Polizia - non appena l'autorità giudiziaria riterrà di procedere ai sensi di legge nei confronti dei protagonisti della vicenda, provvederemo a dare mandato al nostro legale costituendoci parte civile a tutela dei nostri associati della Polizia stradale di Sora». «Non è la prima volta che appartenenti alle forze dell'ordine sono fatti oggetto di minacce, ingiurie, aggressioni e tanto altro - aggiunge Scala - Mi appello direttamente al ministro dell'Interno Salvini affinché si faccia portavoce di significative iniziative volte alla tutela di chi ogni giorno, oltre ad essere insultato e in particolari circostanze persino malmenato, rischia la vita. Ma nonostante le diverse situazioni di pericolo, continua ad assicurare la presenza sul territorio al fine di garantire sicurezza ai cittadini onesti che continuano a pagare le tasse senza battere ciglio».
Quindi Scala si rivolge direttamente all'autore degli insulti: «Vorrei ricordare allo pseudo eroe, riguardo l'uso del cellulare alla guida, quanto segue: il 90% degli incidenti stradali è causato da cattive abitudini al volante e che guardare il cellulare mentre si guida equivale a guidare bendati. Vorrei poi ricordarle che la Polizia stradale di Sora non è sulla strada a raccattare soldi: ogni giorno, quegli operatori che ha ritenuto bene d'insultare con la compiacenza di altri, iniziano il servizio partendo dal controllo dei pullman adibiti a gite scolastiche per proteggere la vita di bambini, ragazzi e accompagnatori. Piuttosto, avrebbe dovuto ringraziare le forze dell'ordine: una multa può essere un deterrente per indurla a non utilizzare in futuro il cellulare durante la marcia, evitandole così situazioni di pericolo per lei e per altri ignari cittadini».