L'Istat fotografa la città e la sua evoluzione negli ultimi anni. E i dati forniscono un'interessante chiave di lettura della crisi economica fiuggina. Ad esempio, nel 1861 nella città termale vivevano 2024 persone. Nel 1951 la popolazione si era già raddoppiata toccando quota 5049 e poi via, via sino ad arrivare agli attuali 10529 abitanti. Dei quali il 12% ha meno di 14 anni. Il 68% è in età compresa tra 15 ed i 64, ed il 17% in età dai 65 anni in su. Con età media della popolazione di 41 anni. Di questi 4482 sono celibi e/o nubili e 4971 coniugati.

I divorziati sono 323 e fanno registrare la percentuale più alta in provincia di Frosinone (3,1%) e la più bassa percentuale di coniugati 4971 (49,2%).
I cittadini stranieri residenti a Fiuggi sono passati dalle 371 unità del 2005 agli attuali 841, con in testa quelli provenienti dalla Romania (452) e, a seguire, dall'Albania (87), dall'Ucraina (35), dalla Polonia (31) e gruppi meno numerosi provenienti da altri Paesi anche extraeuropei. I cinque cognomi più diffusi in città sono Terrinoni (423), Girolami (137), Severa (122), Tucciarelli (117) e Giorgilli (104).

Le persone stabilmente occupate sono 3918 (37,36)%. E, a fronte di una soglia di disoccupati che ormai viaggia stabilmente sopra il 10%, di questi, 265 persone sono quelle che hanno perso il lavoro negli ultimi cinque anni. Una crisi in cui molto hanno inciso le pesanti difficoltà del settore alberghiero, che ha visto negli ultimi venti anni i suoi posti letto ridursi da 12.000 agli attuali poco meno di 7.000, concorrendo a determinare il risultato che a presentare o essere compresi nella dichiarazione dei redditi sono soltanto 6562 persone (il 62%), con un reddito medio pro capite di 10989 euro.

Siamo davanti a dati statistici che certamente fotografano una situazione piuttosto pesante sul piano economico, rispetto alla quale vanno trovate soluzioni urgenti e senza ulteriori indugi. Per questo in città tutti gli occhi restano puntati nella direzione del progetto di privatizzazione di Atf più volte annunciata dalla nuova amministrazione comunale. Poi, visto che si ragiona sulla base dei numeri e delle statistiche, è sempre bene ricordare anche quella del pollo per la quale, in presenza di due individui, se uno mangia un pollo intero e l'altro niente per la statistica hanno mangiato mezzo pollo a testa.