Notorio e riscontrato dalle operazioni dell'anno scolastico che si è concluso a giugno: è il "mercato" delle dosi a scuola, soprattutto negli istituti superiori.  Tesoretti di polvere bianca, trovati qualche mese fa, nelle intercapedini degli istituti, negli impianti di areazione, in nascondigli sicuri per evitare che i controlli potessero stringere le loro maglie intorno a  qualche studente. Ma anche piccoli quantitativi rinvenuti negli zaini e altri a casa, dopo perquisizione domiciliare. Droghe leggere che si consumano nei bagni o in zone "sicure" ma che, spesso, vengono vendute proprio in quegli ambienti educativi per eccellenza. E baby pusher che non possono mancare - anche solo per prendere ordini e ritrovarsi poi nel pomeriggio fuori dall'ambiente scolastico - per piazzare piccoli concentrati di sballo e racimolare moneta facile. Appartenenti sicuramente a ben altra filiera, collegati direttamente con le piccole "aziende" dello spaccio cassinate.
Ecco allora che, anche quest'anno, il Commissariato di Cassino, guidato dal dottor Mascia, ha sferrato la sua offensiva contro lo smercio tra i banchi di scuola e ieri,  con i cani Dorian e Pocho del gruppo cinofili, ha passato al setaccio un primo istituto superiore. Un'opera di prevenzione che va oltre i risultati e che inizia a far sentire il fiato sul collo delle forze dell'ordine a chi vive di illeciti.  O, quanto meno, pensa di esportarli nelle classi. Un plauso, come accadeva anche lo scorso anno, da parte dei dirigenti, i primi a stimare i controlli nell'ottica di una collaborazione capace di riportare ordine e regole. Per potersi concentrare sul rapporto educativo senza che pericolose distrazioni possano rovinare la crescita degli studenti.