Chiusura dei supermercati Coop del basso Lazio, la Uiltucs chiede all'azienda di spiegare «i motivi della fuga». «La Uiltucs Latina e i lavoratori ricevono quotidianamente il disagio dei soci - spiega il sindacato in una nota - Vogliono il confronto pubblico, i soci-clienti pretendono l'assemblea, con la presenza della dirigenza dell'Unicoop Tirreno».

La Uiltucs sostiene di aver «sempre contestato l'atteggiamento della cooperativa che non ha mai considerato la giusta informazione ai soci clienti e prestatori». Secondo il sindacato, «Unicoop Tirreno avrebbe il dovere di spiegare ai tanti soci degli otto negozi in chiusura i motivi della fuga e dell'abbandono. La cooperativa dovrebbe avere il dovere di indire una riunione pubblica in queste aree per spiegare i motivi del fallimento, il gruppo dirigente, oltre a convocare la consulta dei soci, avrebbe dovuto comunicare ed aprire un confronto con i soci veri. Una cooperativa di soci consumatori dovrebbe dare spiegazioni in pubblico, e non convocare a decisioni già fatte la consulta».

La Uiltucs rende pubblica la lettera di un socio nella quale si dice che «quello che succederà è la storia inimmaginabile di una situazione economica lavorativa nel mondo della cooperazione che opera nella grande distribuzione, dove un colosso come la Coop abbandona i territori e migliaia di soci per lasciare spazio ad insegne più piccole, ma più capaci di gestire il territorio. Ignari di aver accumulato un nutrito patrimonio economico costituito dai risparmi delle persone e dalle tessere soci che la Coop faceva pagare mentre le altre le davano gratis.

Non hanno saputo mantenere e sviluppare un tessuto economico molto ambito e sviluppato. È come se fosse un proseguimento del fallimento della sinistra di governo. Migliaia di famiglie si troveranno in difficoltà sia per i redditi che si perderanno che per le tipologie di spesa che cambieranno, per cui a nome di centinaia di soci che perderanno queste opportunità chiedo da parte di Unicoop Tirreno i rimborsi delle tessere soci».