Brogli elettorali a Piedimonte: dipendente comunale iscritta nel registro delle notizie di reato per violazione della legge elettorale e interrogatorio fissato per il 15 ottobre. Ieri la notifica dell' "invito" da parte della squadra informativa della polizia a presentarsi davanti al sostituto procuratore Bulgarini tra una decina di giorni. A quel punto si chiarirà la sua posizione collegata - secondo la "confessione" di Spiridigliozzi ritenuto esecutore materiale dei segni geometrici sulle schede elettorali - all' illecito compiuto. Ma solo relativamente alla concessione della chiave dell' ufficio. Sarà la donna a spiegare nel dettaglio fatti e circostanze che la verrebbero coinvolta e a riferire la sua versione.

Altre ancora le posizioni al vaglio in una indagine non conclusa. Presto potrebbero esserci le convocazioni per ulteriori interrogatori, persone che dovranno essere sentite per la mettere gli ultimi tasselli a una quadro che vede Ettore Urbano ai domiciliari per falso in atto pubblico e violazione della legge elettorale. Per i giudici è "l'ideatore e l'istigatore" del disegno criminoso che ha portato ad alterare 59 schede elettorali con lo scopo di fare ricorso al tribunale amministrativo, "simulare" un voto di scambio per mano della coalizione vincente e ottenere il ribaltamento del risultato. Solo per 32 voti la lista di Urbano ha perso rispetto a quella di Ferdinandi. Urbano, davanti a giudice e pm, si è dichiarato innocente negando di aver dato quell' "ordine" a Spiridigliozzi che ha poi portato il dipendente comunale a riaprire la busta contente le schede e ad apporre quei segni. Continue le attività in corso da parte degli inquirenti che, come ampiamente raccontato, hanno cristallizzato a otto il numero degli indagati. In un solo caso è in via definizione l'ipotesi di reato.