Lo scorso 2 ottobre, a Sonnino, i carabinieri hanno messo in atto un prezioso intervento che di fatto ha evitato che la disperazione di un uomo si tramutasse in tragedia. A intervenire, per primi, poco prima che facesse buio, lungo il tratto in territorio di Sonnino della NSA Abbazia di Fossanova (che poi tutti chiamano Frosinone-Mare), è stata una pattuglia ibrida, composta da due militari dell'Arma di stanza rispettivamente a Priverno e a Roccagorga. Il loro intervento, richiesto dalla centrale operativa, è stato provvidenziale per impedire che un 33enne, nato a Roma ma residente a Maenza, si librasse nel vuoto. Parcheggiata la sua vettura, infatti, l'uomo aveva scavalcato il parapetto del ponte, pronto a lanciarsi di sotto. Gli stessi carabinieri hanno quindi richiesto l'intervento di altri colleghi. Sul posto è quindi arrivata anche la pattuglia di Priverno.

I militari hanno da subito provato ad attirare l'attenzione dell'uomo con delle domande, senza ottenere risposte dalla persona in questione,che continuava a fissare il vuoto sotto di lui. Capendo la difficoltà del caso, i militari hanno richiesto anche l'intervento del 118. Nel frattempo i carabinieri hanno continuato a cercare una conversazione con l'uomo, proseguendo al contempo ad avvicinarsi a lui. A un certo punto l'uomo pare aver cominciato a rispondere, permettendo ulteriormente l'avvicinamento dei carabinieri che, una volta arrivati vicino a lui, lo hanno abbracciato. A quel punto il 33enne pare sia scoppiato in lacrime, rivelando le sue intenzioni suicide. I carabinieri lo hanno quindi consolato conducendolo lontano dal parapetto, all'interno della loro vettura. Qui è stato affidato alle cure del personale del 118, cui l'uomo ha confermato di essere andato sul ponte per farla finita. I sanitari lo hanno quindi trasportato nell'ospedale di Latina, dove i medici del "Santa Maria Goretti" gli hanno prestato le cure del caso.