«Con l'approvazione del cosiddetto "collegato" al bilancio, prendono il via nuove misure concrete di contrasto alla ludopatia: il via libera alla proposta di legge "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale" prevede, tra le altre misure, lo stop a sale da gioco a meno di 500 metri da scuole e altri luoghi sensibili, come ad esempio centri giovanili e strutture sanitarie, oltre al rilancio delle azioni previste dal Piano regionale biennale 2017-2018 dove sono stati investiti, nel Lazio, 14,4 milioni per combattere il gioco d'azzardo patologico.

La Regione si conferma un'istituzione all'avanguardia nella lotta a quella che è una vera emergenza sociale, visto che il Lazio, come dimostrano gli ultimi dati disponibili, è la seconda regione italiana per spesa in gioco (oltre 7 miliardi), per numero di sale gioco (più di 500) e per macchinette da gioco (quasi 50.000 terminali tra slot e videolottery)». Lo dichiara in una nota il capogruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio Mauro Buschini. Il Pd ha puntato molto su questo tema e da anni combatte una battaglia per sensibilizzare tutti sui rischi del gioco d'azzardo e delle ludopatie. Con l'intervento normativo contenuto nella legge di bilancio varata nei giorni scorsi in Regione, ci sono le possibilità di limitare la presenza di sale slot, ad esempio, nelle immediate vicinanze delle scuole o anche dei centri sanitari, come consultori, poliambulatori e ospedali. Un modo per tenere giovani e meno giovani lontani dalla tentazione del gioco.

«Con il piano regionale – ha spiegato il capogruppo del Pd Mauro Buschini – sono stati aperti nuovi servizi e sono cresciuti gli investimenti nel nostro territorio su integrazione sanitaria e sulle azioni educative. Abbiamo riscontri molto positivi, ma è ovvio che bisogna continuare il lavoro perché l'azzardo è una forma di schiavitù per le persone e come Istituzione è giusto porsi a difesa dei cittadini più deboli. Con questo nuovo provvedimento sarà maggiormente efficace la politica di contrasto al gioco d'azzardo patologico».