Fiamme altissime e fumo nero in via San Filippo a Piedimonte San Germano l'altra notte, poco prima dell'una. Un appartamento chiuso con un lucchetto, fino a giugno occupato da alcuni abusivi, è stato letteralmente avvolto dalle fiamme: a rischio gli occupanti del piano di sopra, dove dormivano una mamma e quattro figli, tre dei quali minorenni.

A lanciare l'allarme è stato un uomo che tornava a casa dopo una dura giornata di lavoro. Ha notato il fumo, poi ha visto le fiamme: solo il tempo di allertare i soccorsi.
L'intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo: se non fossero arrivati con tanta celerità, l'intera famiglia avrebbe rischiato di restare intossicata senza voler pensare a ben altre conseguenze. Insieme alla squadra dei vigili del fuoco di Cassino anche un'autobotte da Frosinone: spezzato il lucchetto, hanno operato a lungo prima di avere ragione delle fiamme.
La famiglia, intanto, è stata tratta in salvo grazie anche all'intervento dei carabinieri della locale Stazione guidata dal maresciallo Messore, della Compagnia di Cassino agli ordini del capitano Ivan Mastromanno. Sia la mamma che i bambini sono scampati al rogo, in buone condizioni. Un altro residente dello stabile, invece, ha respirato un po' di fumo denso e forte, lamentando un principio di intossicazione. Per questo si è reso necessario far intervenire anche un'ambulanza che ha trasferito l'uomo in ospedale dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso: due i giorni di prognosi.

Sul posto anche il vicesindaco Capuano che immediatamente si è attivato per capire come poter aiutare la famiglia fatta evacuare: dopo la complessa attività di spegnimento delle fiamme, infatti, lo stabile è stato ritenuto inagibile. Ieri mattina, poi, insieme al capo settore attraverso l'assessore ai servizi sociali il Comune si è attivato per cercare un appartamento in cui ospitare temporaneamente la famiglia con i minori. Ma verso mezzogiorno, con un nuovo sopralluogo effettuato congiuntamente da vigili, carabinieri, tecnici e responsabili del Comune, lo stabile è stato ritenuto non pericoloso e quindi la mamma e i bambini sono tornati a casa.

Resta ora da capire la matrice del rogo: come è possibile che in un appartamento chiuso si sia sviluppato un rogo tanto violento in un appartamento chiuso? L'ombra del dolo è forte e i carabinieri stanno battendo ogni pista. Preziosa, per chiarire la situazione, sarà di certo la relazione dei vigili del fuoco.