Aggressione in sagrestia, la verità nell'interrogatorio. Dopo la denuncia d'ufficio per lesioni volontarie aggravate, la religiosa che ha colpito con un mattone don Taddeo sarà a breve ascoltata dal magistrato.
Al fianco della postulante nigeriana di 37 anni, indagata per lesioni per aver aggredito venerdì pomeriggio un sacerdote suo connazionale nel monastero di Santa Maria dei Franconi, si presenterà in Procura anche il suo legale di fiducia, l'avvocato Nicola Ottaviani.

Proprio l'utilizzo di un corpo contundente (il mattoncino usato con violenza per colpire la testa del sacerdote) ha fatto scattare, come del resto previsto, l'apertura d'ufficio di un fascicolo per il reato di lesioni gravi. Sono queste ore di attesa vissute dalla comunità delle benedettine di Veroli in religioso silenzio. In base alle dichiarazioni rese ai magistrati, le indagini potranno prendere la giusta piega e ripartire a ritmo serrato. Per ora è ancora tutto avvolto nel mistero e ogni ipotesi, seppur plausibile, non trova alcuna conferma.

Il paese
La palla passa ora alla Procura. L'apertura del fascicolo per lesioni gravi nei confronti della suora continua a tenere con il fiato sospeso la comunità di fedeli che a questo punto vuole conoscere la verità. Nessuno osa dire niente nel massimo rispetto di una vicenda delicata che ha profondamente colpito tutti. La vita nel convento trascorre nella sua tranquillità quotidiana e trova conforto nella preghiera.

Le indagini
I carabinieri, dopo la segnalazione di quanto accaduto, hanno avviato subito tutti gli accertamenti del caso per cercare di capire cosa sia accaduto dopo la messa celebrata dal sacerdote che più volte si è recato nella cappella del monastero per la celebrazione eucaristica. Cosa sia accaduto nella sagrestia, e cosa abbia scatenato la reazione della postulante, è da chiarire.