Riprenderanno questa settimana le verifiche nelle strutture per l'accoglienza all'interno del progetto dei servizi sociali "In rete". Delicate, anzi delicatissime, dal momento che il quadro che emerge appare già complesso. Le recenti dichiarazioni dell'assessore al ramo Benedetto Leone, irrobustite dalla ferma posizione del sindaco D'Alessandro, tracciano le prime "emergenze": la presenza di cooperative sconosciute al Comune e di appartamenti mai censiti.

Ma soprattutto un numero di profughi superiore a quello dichiarato. Dai dati in possesso, segnalati a prefettura e ministero, infatti, l'ente ha contezza di una determinata situazione all'interno di determinati appartamenti. Ma le continue segnalazioni dei cittadini al numero verde istituito per poter contribuire ad una accoglienza ed integrazione reale sul suolo cittadino, hanno messo gli operatori sulla strada di una verifica accurata. E per stessa ammissione degli amministratori, ogni volta che si va a bussare a una casa si trova un numero di immigrati eccedente rispetto alla dichiarazione iniziale. Ora tutti questi dati finiranno nel report che, tra poco, sarà consegnato al ministro Salvini.