Un "percorso della memoria" da dimenticare. Il tratto è invaso da erbacce e rifiuti. Uno spreco senza fine di denaro pubblico. Quali soluzioni per il futuro? Se lo chiedono i cittadini che continuano ad inviare segnalazioni su una situazione di totale degrado. Il progetto era stato finanziato durante la passata amministrazione dalla Regione Lazio, tramite il Gal, per la fruibilità turistica e la creazione di una pista ciclabile nel cuore del borgo ernico.

Il degrado
L'opera, che doveva servire a promuovere lo sviluppo turistico del centro storico, attraverso la ricerca di antichi percorsi naturalistici, chiesa rupestre, fontanili, grotte e quant'altro, è diventata un percorso ad ostacoli oggi chiuso. Proprio la grotta, che insieme alla chiesa della Madonna del Latte rappresentava la principale attrazione, è crollata poco dopo la realizzazione della passerella. Uno spreco di soldi senza fine. E se la grotta continua a cedere, non va meglio per il percorso pedonale che doveva arrivare al cimitero ma che invece si interrompe su un terreno privato.

L'unico lavoro ultimato era il restauro della chiesa della Madonna del Latte purtroppo oggi abbandonata a se stessa e di difficile accesso. La strada è stata infatti chiusa perché si temono nuovi improvvisi crolli dalla parete rocciosa. Micro frane sono infatti visibili lungo tutta la strada che conduce alla chiesetta. Infine, un manto di rovi invade staccionata e grotta quasi a voler nascondere quella vergogna. Esistono soluzioni? Forse, intanto un bel nodo al fazzoletto è stato già fatto.