Ieri padre Antonio Mannara, parroco di Santa Maria a Fiume, ha celebrato i funerali della quarantenne di Ceccano Ilenia Fratangeli, colta giovedì scorso da un malore fulminante in via della Pergola. Il conforto cristiano ai cari della giovane mamma è stato offerto con un'omelia incastonata tra un inno di giubilo tratto dal vangelo secondo Matteo e la preghiera "La morte non è niente" di Sant'Agostino.

«Quando Gesù ringrazia il padre - ha predicato padre Antonio - si appella alla realtà dei piccoli, che sanno anche mettere da parte sé stessi per riuscire a fare tutto quello che vogliono. Ilenia è stata una piccola che è riuscita ad arrivare dappertutto perché noi siamo quello che abbiamo imparato da piccoli, ma lei ha avuto una forza in più, che non si riceve e non si riesce a dare. La realtà le ha chiesto un grosso salto. Da bambina era già una piccola donna per l'esigenza del momento (la morte di sua madre, ndr)».

«Ora bisogna dare l'amore di chi camminava sempre con passo svelto perché doveva pensare a mille cose. Quel passo svelto, purtroppo, non lo vedremo più per il nostro paese e risulterà un peso eccessivo soprattutto per Massimiliano (suo marito, ndr), che ora dovrà mettere in pratica questa bella testimonianza per una piccola anima (il figlio di sei anni, ndr)».
Poi ha concluso: «Ricordo che al campo estivo gli piaceva solo giocare con la sabbia ed è quello che deve continuare a fare. Non è giusto fargli provare cosa viviamo adesso. Diciamoglielo allora con convinzione che la mamma è andata con la nonna in cielo perché i bambini se ne accorgono quando non siamo decisi in quello che diciamo».