'Il Prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli, ha incontrato nell'aula consiliare del Comune di Frosinone alcuni sindaci del territorio. "Un'iniziativa – ha dichiarato Sua Eccellenza - che nasce dalla necessità di effettuare una ricognizione dei temi presenti sul territorio per trovare soluzioni omogenee e utili. È la passione civile a guidare coloro che diventano amministratori locali: questa qualità va supportata per il bene delle nostre comunità. Il buon governo locale – ha sottolineato – produce risultati non immediatamente misurabili che diventano tangibili, poi, sulla lunga distanza". Erano stati invitati i primi cittadini di Alatri, Amaseno, Arnara, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Collepardo, Falvaterra, Giuliano di Roma, Pastena, Pofi, Ripi, San Giovanni Incarico, Strangolagalli, Torrice, Vallecorsa, Veroli e Villa Santo Stefano, nell'ambito di una serie di incontri promossi dalla Prefettura.

"Il nostro è un territorio eccezionale in termini di potenzialità, alcune espresse, altre non pienamente sviluppate – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Sono diversi i temi che vedono noi sindaci in sofferenza. La sanità su tutti: "Tutto il personale medico e paramedico dei nostri ospedali possiede una professionalità di altissimo livello. La sanità pubblica è una risorsa preziosissima: la razionalizzazione è un fattore certamente importante, ma non deve penalizzare quanti lavorano nel settore e neppure i cittadini", ha dichiarato, sottolineando il traguardo raggiunto dallo "Spaziani" con l'istituzione dell'unità di neurochirurgia e della Radiologia Interventistica, insieme all'incremento dell'emodinamica.

"Ipotizzare un unico consorzio industriale con sede a Roma che, oltretutto, avrebbe voce in capitolo anche in materia urbanistica – ha proseguito Ottaviani – significherebbe aumentare ulteriormente la distanza tra il centro decisionale e le aziende presenti sui nostri territori. Si tratta, dunque, di un problema di competenze, che sarebbero scippate a livello locale per essere assegnate a Roma.

Infine, il tema dell'acqua: è una situazione quantomeno infelice, se consideriamo che il 72% dell'erogazione idrica viene dispersa. Acea su Roma, va detto, funziona bene, mentre qui, nei nostri territori, non avviene lo stesso: si potrebbe pensare, dunque, che i deficit e le criticità della gestione generale dell'azienda siano stati riversati sulla nostra provincia e sui nostri cittadini".