Per il terzo giorno consecutivo sui monti di Patrica sono divampate le fiamme. Di nuovo al lavoro vigili del fuoco, volontari della protezione civile di Patrica e Supino. E anche ieri è stato necessario l'intervento di un elicottero per domare l'incendio.

Intanto il sindaco Lucio Fiordalisio ha scritto, in una missiva, le sue riflessioni personali in merito ai primi quattro roghi appiccati venerdì scorso, per consegnarla alla Procura della Repubblica. Le fiamme sono divampate, nuovamente, intorno alle 11 di ieri. Subito sono stati contattati i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivati i pompieri e i volontari della protezione civile, oltre all'elicottero.
Dopo circa cinque ore le lingue di fuoco sono state spente. Quello di Patrica è sicuramente il primo degli incendi estivi che ha visto impegnati per diverse ore volontari e vigili.

Per il primo cittadino Lucio Fiordalisio non ci sono dubbi. I primi quattro roghi della tarda serata di venerdì scorso sono stati dolosi. E secondo il sindaco non si tratta di piromania. «L'azione criminale, secondo il mio parere, è stata coordinata e premeditata da più soggetti -ha sottolineato Fiordalisio- Il campo di indagine per l'individuazione dei misfatti è assolutamente riconducibile a personaggi che hanno interessi nelle zone danneggiate, abili nel preparare gli inneschi, capaci di muoversi all'interno di aree poco accessibili. Follemente personali e vergognosamente strategiche. Seguiranno in settimana tutte le indagini di sorta e gli incontri con gli organi di competenza».

Indagini che stanno portando avanti i carabinieri della forestale. L'incendio di domenica scorsa aveva provocato anche disagi agli escursionisti che avevano raggiunto Monte Cacume. Otto persone si sono ritrovate il percorso bloccato dalle fiamme e sono state messe in salvo dai vigili del fuoco e dalla protezione civile.