Alla base della violenta lite in centro scoppiata sabato sera e finita in rissa ci sarebbero i turni di pulizia all'interno dell'appartamento occupato da giovani stranieri. Queste le prime verità emerse ieri durate la convalida dell'arresto per i tre giovani fermati da polizia e carabinieri a seguito dell'alterco in via Marconi. La misura è stata convalidata per tutti e come misura è stata disposta quella del divieto di dimora nel comune di Cassino. I legali dei tre giovani ghanesi gli avvocati Claudio Persichino, Alessandro D'Ambrosio e Simona Valente hanno chiesto i termini difesa:si tornerà in aula il prossimo 21 gennaio. In base a quanto emerso durante l'udienza di convalida i giovani due impegnati in un'autofficina di Piedimonte e uno che ha ammesso di essere un calciatore sarebbero arrivati alle mani per il mancato rispetto dei turni di pulizia dell'abitazione comune. Gli investigatori, però, stanno vagliando diverse piste e non escludono che possa esserci, tre le motivazioni, anche questioni e dissapori personali.

La scena
In base a quanto accertato da polizia e carabinieri intervenuti nell'immediatezza, la violenza sarebbe scattata poco prima delle 23 di sabato: a terra non un giovane accoltellato (così come si era detto pochi istanti dopo) ma un ragazzo a cui un connazionale aveva rotto il setto nasale con un pugno ben assestato. Un andirivieni di stranieri, tra urla e toni concitati.
Poi l'arrivo dell'ambulanza che ha trasferito il ragazzo col volto insanguinato in ospedale. E le manette per tutti i coinvolti: un trentacinquenne, un trentaduenne e un ventisette di origini ghanesi. Indagini aperte.