Inchiesta sulla vicenda Credit On: il pubblico ministero ha chiuso le indagini e trasmesso al Gup la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex responsabile del settore Tributi del Comune. Come un fulmine a ciel sereno, la notizia del provvedimento ha anticipato di pochi giorni la consegna della documentazione richiesta dalla Guardia di finanza agli uffici comunali della città dei papi.

L'ipotesi di reato si riferisce all'articolo 323 del Codice penale, ovvero "quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale". L'accusa scaturisce dalle indagini del Comando stazione carabinieri di Anagni, attivati dall'esposto presentato nel novembre 2017 da Daniele Natalia, Carlo Marino, Pierluigi Pietrucci e Riccardo Ambrosetti.
L'evento rappresentò la "breccia" culminata poi nelle dimissioni di massa e nella caduta del sindaco Fausto Bassetta (febbraio 2018). La società Credit On era stata incaricata di sollecitare i contribuenti anagnini ritardatari ad adempiere ai pagamenti, ma evidentemente è stato valutato che il compenso non fosse stato calcolato in maniera esatta, superando il limite consentito. Da qui l'ipotesi di abuso d'ufficio.

Ai quattro firmatari della denuncia, attualmente sindaco, assessore al bilancio e consiglieri, si unì la vibrata protesta di Giuseppe De Luca, attuale presidente del consiglio comunale, il quale apostrofò l'ex sindaco: «Ancora una volta - disse - l'amministrazione Bassetta cerca di spegnere i riflettori su vicende spinose, come ha fatto per il caso Marangoni, per la sanità e per la vicenda Credit On, che tra l'altro vede implicato il responsabile del servizio finanziario». «Ho saputo delle indagini sulla Credit On - commenta ora De Luca - Evidentemente i dubbi che avevo sollevato sulla vicenda erano fondati. Seguirò gli sviluppi di questa inchiesta nella certezza che stavolta verrà fatta chiarezza. Onde evitare polemiche, sin da ora dichiaro che garantire legalità e trasparenza dovrebbe essere una prerogativa, anzi un dovere per tutti».

Ora il magistrato ha concluso le indagini e richiesto il rinvio a giudizio dell'ex dirigente sulla base delle indagini condotte dai carabinieri. Intanto la giunta Natalia ha deliberato l'accantonamento dei probabili costi del giudizio a carico dell'ex responsabile del settore Tributi nel caso di un suo proscioglimento.