Presentato ieri mattina in procura a Cassino il primo modello condiviso da adottare in caso di incidenti gravissimi. Tecnicamente si tratta di una modulistica relativa agli adempimenti di polizia giudiziaria in caso di incidenti stradali con esito mortale o con lesioni gravi e gravissime: una innovazione necessaria anche in relazione al cambiamento delle normative vigenti, con l'introduzione del reato di omicidio stradale.

Affrontare nella maniera giusta una situazione di assoluta criticità e gestirla al meglio è possibile soltanto se sin dalle prime battute si eseguono i riscontri con rigore e metodo, senza tralasciare alcun aspetto. Per questo, la necessità di uniformare le diverse fasi relative a una situazione gravosa - non solo da un punto di vista umano - come quella legata a un incidente stradale con esito mortale, può significare non soltanto un miglior approccio investigativo ma anche una risposta più rapida e quasi perfetta da offrire agli inquirenti ma anche alle famiglie purtroppo coinvolte in eventi drammatici.

Il modello, proposto ieri mattina nell'ufficio del sostituto procuratore Bulgarini Nomi (insieme al dottor De Franco) a tutte le forze dell'ordine del Cassinate, sarà adottato nell'immediatezza. Un plauso in particolare è stato rivolto al dottor Cerilli, presente insieme al dirigente di Frosinone - il dottor Stefano Macarra - e al dottor Consoli (ex dirigente di Frosinone e ora a Caserta): l'innovativa modulistica è stata, infatti, messa a punto grazie alla grande esperienza sul campo e alla preparazione del comandante della Stradale di Cassino, Giovanni Cerilli, che ha così "semplificato" il lavoro e lo ha reso più efficiente per tutti gli operatori. E ora, attraverso il dottor Consoli, verrà "esportata" anche in provincia di Caserta.

Una modulistica che va ovviamente inquadrata nel protocollo operativo per quanto riguarda il reato di omicidio stradale: il primo era stato siglato dalla Regione Lazio nel 2016. Un passo avanti importantissimo poiché di fatto rappresenta il primo strumento concreto per colmare il vuoto procedurale dopo l'approvazione della legge sull'omicidio stradale: un protocollo prezioso (già decollato nelle procure del Nord) applicato a Cassino per la prima volta dal dottor De Franco. L'intento è riuscire a definire le attività da svolgere sia per quanto riguarda le competenze delle forze dell'ordine impegnate sul campo, sia per ciò che concerne i compiti degli operatori sanitari. Tutto, ovviamente, grazie al coordinamento unico della procura.