Era andata a casa di amici di famiglia per trascorrere, come altre volte era accaduto in passato, il tempo con una sua coetanea, approfittando degli ultimi giorni dell'estate prima del rientro a scuola. Ma, questa volta, per una quattordicenne dell'hinterland di Frosinone, il tutto si è rivelato un incubo. Il padre della sua amica, un cinquantenne, anch'egli residente nell'hinterland frusinate, amico, tra l'altro, anche del padre, una persona, quindi, di cui, apparentemente, poteva fidarsi, avrebbe, invece, abusato di lei, dopo averla convinta a rimanere da sola in auto con lui.

L'avrebbe portata in un luogo appartato e l'avrebbe violentata. In un bosco. Una vicenda torbida su cui stanno indagando i carabinieri e il sostituto procuratore Barbara Trotta, titolare delle indagini, dopo la denuncia sporta dal papà della ragazzina. La quattordicenne, dopo gli abusi subiti, ha dovuto fare ricorso anche alle cure dei medici che le hanno riscontrato ecchimosi, escoriazioni e segni evidenti di violenza.

Le indagini
Nei prossimi giorni si terrà l'incidente probatorio, finalizzato ad acquisire la testimonianza della quattordicenne e le tracce biologiche sugli abiti che indossava quando sarebbe avvenuto l'abuso.
La violenza, su cui stanno facendo luce gli inquirenti, sarebbe avvenuta qualche sera fa, in un bosco in un paese alla periferia del capoluogo. La ragazzina è riuscita a confidarsi con un familiare e a raccontare la violenza subita. Di come l'uomo l'avesse convinta ad andare in macchina con lui e invitata a spegnere il telefono, sicuramente per non permetterle di chiedere aiuto. E in quel bosco sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Un dolore grande anche per i genitori che mai avrebbero voluto che il sorriso della loro bambina si spegnesse, soprattutto per una terribile storia di cui sarebbe stata vittima. Quella bambina per cui ora chiedono giustizia.

«Voglio giustizia e ho fiducia nella magistratura - le parole del papà della quattordicenne - Si tratta di una vicenda gravissima sia perché a danno di una ragazzina, mia figlia, e sia perché c'era un rapporto di amicizia. Queste cose terribili non dovrebbero accadere mai. Mai. A nessuno. Ho dato incarico agli avvocati Giampiero Vellucci e Riccardo Masecchia di tutelare mia figlia perché chi ha sbagliato paghi». La ragazzina è stata accompagnata in ospedale e visitata. Il referto parla di venti giorni di prognosi e dagli accertamenti sarebbero emersi segni evidenti di violenza sessuale.