Un'altra rata del mutuo per far fronte al maxi debito è stata pagata. Nel pieno dell'estate, mentre tutti erano in vacanza, il rettore Betta e il direttore generale Capparelli hanno provveduto a piazzare un altro importante tassello nel piano di rientro. Non era scontato, ma grazie anche ai buoni rapporti instaurati con il nuovo governo e ai continui vertici al Ministero, l'Unicas è riuscita nell'impresa. Un'impresa non facile e che non è certo finita: ma adesso si conta di avere un notevole risparmio grazie alla cura dimagrante messa in atto con le domande di mobilità del personale docente. Ad oggi sono 289 i professori che afferiscono all'Unicas, ma sono circa 50 le domande di mobilità, quindi l'anno accademico dovrebbe iniziare con non più di 240 docenti.

Ma la cosa non spaventa affatto il rettore Betta, che anzi spiega: «Per la nostra offerta formativa sarebbero necessari 206 professori, anche se ne vanno via 50 ne restano 239, quindi per gli studenti non c'è problema. Piuttosto quello che mi preoccupa è che ancora non si conosce l'FFO che sarà destinato alla nostra Università, quindi brancoliamo nel buio». Una luce arriva invece dal Campus dove sono centinaia gli studenti che stanno svolgendo i test d'ingresso e che presumibilmente saranno quindi nuove matricole dell'Unicas.