Non solo ponti, ma anche edilizia scolastica, aree in dissesto idrogeologico, muri di contenimento e infrastrutture stradali.
È il lungo elenco, di ben sei pagine di opere, per un totale complessivo di oltre 105 milioni di euro, compilato dalla Provincia di Frosinone in risposta alla richiesta di monitoraggio sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere, viarie e non, richiesto dal ministero delle Infrastrutture e trasporti dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. È come se la Provincia di Frosinone avesse deciso di acquistare il suo Ronaldo per mettere in sicurezza le infrastrutture di propria competenza.

A seguito del tragico crollo di Genova, il Mit ha avviato con la massima urgenza un'azione di monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle opere. Il termine ultimo, per gli enti locali, per la comunicazione dell'elenco era fissato al 1° settembre. Secondo quanto richiesto dal dicastero andavano segnalati «tutti gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate sulle infrastrutture di propria competenza, corredando le relative segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche e indicazioni di priorità. Laddove si ravvedano criticità, il ministero invierà una task forze composta da dirigente del Mit e da esperti indipendenti. La task force, che agirà sotto il coordinamento della struttura tecnica di missione, avrà il compito di vigilare sullo stato di salute delle nostre infrastrutture per prevenire qualsiasi situazione di pericolo».

La Provincia ha così fornito un elenco di interventi sulla base delle criticità "storiche", già accertate in precedenti verifiche (lo scorso anno c'era stato un monitoraggio in collaborazione con l'università di Cassino) e quelle nuove frutto del monitoraggio degli ultimi quindici giorni. Buona parte degli interventi sollecitati da palazzo Jacobucci riguarda l'edilizia scolastica per un ammontare di 16.740.000 euro. Tra le segnalazioni, interventi per l'agibilità sismica degli edifici o per la prevenzione del pericolo incendio. Nella lista della Provincia ci sono poi, inevitabilmente, i vari ponti che insistono sul territorio, uno dei quali, quello sul Liri sulla provinciale Bonifica tra San Giorgio a Liri e Pignataro Interamna, è stato chiuso. E poi ancora muri di contenimento, aree in dissesto idrogeologico e strade che necessiterebbero di una messa in sicurezza. Dall'analisi non sembrerebbero emerse situazioni di pericolo imminente. Ma, visto quanto accaduto a Genova, si tende a non sottovalutare alcun segnale.

In tal senso, gli interventi previsti per la viabilità, suddivisi in sei schede, assommano a circa 90 milioni di euro, di cui il grosso è rappresentato da due capitoli, quello dell'area 1 per 29,5 milioni di euro e il numero 5 per altri 28 milioni di euro.
Dalla Provincia fanno sapere che già nel marzo del 2017 era stato presentato un esposto cautelativo, indirizzato alla procura e alla prefettura di Frosinone, per chiedere risorse perla gestione di strade e scuole. E ciò nell'ambito dell'antica querelle, dopo l'abortito progetto di cancellazione delle Province, della carenza di risorse economiche per far fronte alle proprie competenze.

«Vale la pena sottolineare ha commentato il presidente della Provincia Antonio Pompeo dopo i reiterati richiami negli ultimi anni all'inutilità oltre al danno consistente nel taglio delle risorse alle Province, come ora i nodi vengano al pettine.
Risorse tolte ai servizi che non producono risparmi ma diseconomie poiché con il peggioramento dello stato delle opere i costi degli interventi aumentano immancabilmente. Ridare le risorse alle Province, dunque, è la sola operazione utile che il Governo potrebbe compiere». Il consigliere provinciale delegato alla Viabilità Massimiliano Quadrini ha dichiarato: «La richiesta dell'elenco che noi abbiamo subito esaudito presso il ministero delle Infrastrutture sarà dunque un'ufficiale presa in visione di quanto abbiamo già detto più volte. Avremo però la certezza che questa volta chi di competenza è al corrente di quanto occorre per sistemare tutti i ponti, le strade e le scuole»