Dopo il successo di Stelvio, incoronato Suv dell'anno 2018, arrivano nuove soddisfazioni per lo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Il marchio Alfa Romeo, grazie a Giulietta, Giulia e - appunto - il Suv Stelvio, ad agosto ha registrato un incremento pari al 66,57% passando dai 2.166 dell'agosto 2017 agli attuali 3.608. Ma andiamo con ordine.

Un agosto rovente
Le immatricolazioni di auto in Italia in agosto sono salite del 9,46% rispetto alla stesso periodo del 2017 a 91.551 veicoli, secondo i dati diffusi ieri dal ministero dei Trasporti. In tale contesto il gruppo Fiat Chrysler (che comprende i marchi Alfa Romeo, Chrysler/Jeep/Dodge, Lancia, Maserati e Fiat) ha registrato immatricolazioni per 24.814 veicoli, in rialzo del 2,6%. La quota di mercato, tuttavia, è scesa al 26,98% dal 28,79% di agosto 2017. Si conferma il buon momento di Jeep, che ha registrato un aumento delle vendite del 137,83% a 5.665 unità dalle 2.382 dell'anno precedente, con la quota di mercato salita al 6,19% dal 2,85%.
Ma soprattutto, come detto, anche di Alfa Romeo: grazie alle vetture made in Cassino il marchio è in rialzo del 66,57% e le vendite sono pari a 3.608 unità, con la quota di mercato salita al 3,94% dal 2,59%. In calo, invece, le immatricolazioni del marchio Fiat, scese del 15,24% a 14.151 unità, con la quota di mercato passata al 15,46% dal 19,96% di agosto 2017. Le vendite del marchio Lancia hanno subito una flessione del 54,9% a 1.278 vetture, con la quota di mercato scesa all'1,4% dal 3,39%.
A condizionare il risultato di agosto, ipotizza il Centro Studi Promotor, potrebbe essere stata l'entrata in vigore, a partire dal primo settembre, del nuovo sistema europeo di omologazione.

«Si potrebbe parlare – sottolinea Gian Primo Quagliano – di una certa pressione sul mercato di alcune case automobilistiche per smaltire autovetture non ancora in regola con la nuova normativa, che permette una misurazione più accurata dei livelli di emissioni nocive ed inquinanti». Il mercato italiano dell'auto continua ad essere sostenuto da una domanda di sostituzione generata da un parco circolante che è il secondo in Europa, dopo la Germania. Una domanda che registra un calo del diesel meno significativo che in altri Paesi e che tende a privilegiare crossover e fuoristrada mentre penalizza le berline.

Riprende anche Giulietta
Intanto da ieri sono tornati sulle linee - con una settimana di ritardo rispetto ai colleghi che operano su Giulia e Stelvio - anche le tute rosse addette alla Giulietta. Nuova cassa è prevista ora il 26,27 e 28 settembre su tutte e tre le linee Alfa Romeo.
Ma, tornando ai numeri delle immatricolazioni, anche se possiamo dire che l'auto è fuori dal tunnel non mancano le preoccupazioni: «L'incremento dell'Iva– afferma Michele Crisci, presidente dell'Unrae – potrebbe indurre una stagnazione dei consumi nel nostro Paese, con effetti sulla situazione macroeconomica generale. Nel solo settore automobilistico, un aumento dell'aliquota Iva di questa portata, costringerebbe i consumatori a spendere circa 400 euro in più nel 2019 per l'acquisto della propria vettura; spesa che raggiungerebbe i 530 euro nel 2021, disincentivando chiaramente gli acquisti».
Oltreoceano, invece, a preoccupare sul fronte delle immatricolazioni per le Alfa prodotte a Cassino, sono invece i dazi di Trump.